Cogne, interventi di messa in sicurezza Incontro con la Regione per fare il punto

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Giovedì scorso, 24 novembre, il consiglio comunale di Cogne ha incontrato l’assessore regionale ai Lavori pubblici Carlo Marzi, per un aggiornamento in merito alle opere programmate a protezione della strada regionale per Cogne.

«L’incontro richiesto dal consiglio comunale di Cogne è risultato un utile momento di condivisione e di approfondimento sullo stato delle opere e degli interventi programmati e realizzati nella vallata. - riferisce l’assessore Carlo Marzi - Abbiamo innanzitutto evidenziato come la strategia di mitigazione dei rischi sia articolata su un’azione di prevenzione, attraverso la conoscenza, l’informazione e il monitoraggio. Una strategia che ci consente una programmazione basata sull’individuazione delle priorità d’intervento, condivisa con i Comuni, oltre ad un pronto ed efficace utilizzo delle risorse finanziare che si rendono via via disponibili».

Negli ultimi anni, gli interventi di manutenzione della viabilità e a protezione dai rischi nella vallata di Cogne sommano ad una previsione di spesa di oltre 15 milioni di euro. Di questi, quasi 6 milioni sono destinati al nuovo ponte di Chevril, risorse reperite dall’assestamento di bilancio approvato dal Consiglio Valle.

«Nel corso dell’incontro abbiamo illustrato gli interventi più significativi e attesi - prosegue Carlo Marzi - tra questi quelli nel bacino di Tsasèche a Epinel, di cui abbiamo recentemente approvato il progetto esecutivo per una spesa prevista di 615mila euro, e quelli di protezione della strada regionale a Sisoret, 5,1 milioni di euro, parte dei quali finanziati dallo Stato».

In particolare per quanto riguarda l’intervento di Tsasèche, prevede specifiche opere non di difesa ma per il distacco artificiale delle valanghe, in modo da poter programmare i distacchi in funzione del rischio. La soluzione individuata è l’installazione di un impianto per il distacco preventivo costituito da 3 esploditori alimentati da 2 depositi di gas. La definizione delle opere è avvenuta con l’ausilio di software d’avanguardia sviluppato dall’istituto svizzero WSL di Davos che sviluppa una simulazione di valanga confrontando i risultati con gli eventi estremi conosciuti e che consente di valutare l’estensione delle aree di distacco. La posizione degli esploditori è stata individuata nelle aree di distacco che più frequentemente si attivano e che coinvolgono i volumi maggiori. Il sistema potrà essere completamente telegestito grazie ai software e alla piattaforma web che permettono di programmare le esplosioni e di monitorare la funzionalità dell’impianto e le condizioni di temperatura ed altezza del manto in corrispondenza dei depositi.

«L’incontro è risultato proficuo - afferma Carlo Marzi - anche per le indicazioni emerse rispetto agli intendimenti dell’Amministrazione locale sulle future valorizzazioni del patrimonio comunale e le sinergie messe in atto per uno sviluppo futuro del comprensorio turistico».

Il sindaco Franco Allera infatti ha proposto di «costituire con la Regione un tavolo di lavoro per proporre soluzioni di valorizzazione e riutilizzo di parte del patrimonio immobiliare regionale presente a Cogne, valutando anche come procedere insieme alla Regione, essendone comproprietari, alla messa in sicurezza dell’edificio storico della Casa dell’Orologio».

Altri interventi ultimati negli ultimi anni riguardano la protezione dell’abitato di Lillaz dal rischio di caduta massi, la manutenzione del ponte in località Cretaz per una spesa di 450mila euro, il consolidamento di un tratto di strada all’altezza di Sylvenoire per 385mila euro, l’efficientamento energetico dell’impianto di illuminazione della galleria Lexert per una spesa di 420mila euro, l’ammodernamento del sistema di regimazione acque di scorrimento sulla copertura della galleria di Bligny per 66mila euro, il consolidamento del tratto stradale nei pressi della galleria Ronc, per una spesa di 500mila euro, in fase di ultimazione.

Tra le opere di sistemazione idraulica sono significative quelle sui torrenti Urthier e Grand Eyvia, necessarie dopo gli eventi alluvionali di ottobre 2020, che hanno comportato una spesa complessiva di 800mila euro.

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