Cogne, i numeri del 2020 condizionati dal Covid Per il fatturato un calo che supera il venti per cento
Il bilancio della Cogne Acciai Speciali ha chiuso l’esercizio 2020 con un fatturato di 406 milioni di euro, contro i 528 milioni dell’annualità precedente, registrando quindi una riduzione del 23 per cento. Cifre che, per quanto attiene alla produzione dei lunghi prodotti in acciaio inossidabile si traducono in 135 mila tonnellate di «spedito», contro le 163 mila del 2019 (pari al 18 per cento di volumi in meno), mentre sul fronte prezzi la riduzione è stata del 5 per cento.
Le cause della forte riduzione del volume sono (anche) riconducibili al fatto che lo stabilimento di Aosta, tra marzo e aprile, ha dovuto limitare la propria attività ben oltre il 50 per cento per rispettare le normative straordinarie adottate dal Governo italiano nella gestione dell’emergenza, mentre i concorrenti europei del settore non hanno quasi mai fermato la produzione e i concorrenti extra EU non hanno mai chiuso. Inevitabili sono quindi state le conseguenze negative per il bilancio della società che ha dovuto affrontare e sopportare gli elevati costi fissi di gestione, coerenti con le capacità normali di produzione. Le prolungate chiusure totali forzate e imposte dalle norme anti Covid hanno avuto quindi inevitabilmente una ripercussione sugli indici dei risultati di esercizio.
Il fatturato consolidato (cioè quello che oltre allo stabilimento di Aosta riguarda anche le altre società del gruppo) è invece di 455 milioni di euro, con una riduzione del 20 per cento rispetto al 2019 (quando il fatturato ammontava a 574 milioni), e una produzione di 143 mila tonnellate di acciaio inossidabile che si è contratta del 17 per cento. Questi i dati del bilancio 2020 approvato dall'assemblea dei soci del gruppo siderurgico Cogne acciai speciali di Aosta che archivia il primo anno di Covid con valori sostanzialmente in linea con il mercato europeo degli acciai inossidabili, ridottosi del 18 per cento.
«In una situazione congiunturale difficile come quella che si è venuta a creare, - spiega il direttore generale Monica Pirovano - seguito delle chiusure e della riduzione dell'attività per il rispetto delle disposizioni e delle normative legate alle misure per il contrasto della pandemia e della conseguente contrazione dei mercati, sono stati affrontati dal Gruppo investimenti per oltre 26 milioni di euro, di questi quasi 4 milioni sono stati destinati a interventi volti alla salvaguardia dell'ambiente e alle operazioni atte a garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori. La società attraverso un’attenta gestione finanziaria è riuscita a migliorare la posizione netta, passando da un debito complessivo di oltre 92 milioni del 2019 a 79 milioni di euro».
«Nel primo trimestre del 2021, abbiamo comunque già recuperato il risultato negativo di 4,7 milioni di euro del 2020» precisa l'amministratore delegato Eugenio Marzorati. «Nel progetto di rilancio del gruppo che stiamo approntando, anche in relazione alla ripresa legata all’emergenza sanitaria, la Cogne vuole crescere per linee interne con i nuovi investimenti previsti, oltre che per linee esterne con possibili acquisizioni in settori strategicamente interessanti e con eventuali joint-venture» aggiunge Eugenio Marzorati.
Negli obiettivi previsionali per l’anno in corso, sempre per quanto attiene agli investimenti, sono in programma interventi per oltre 15 milioni di euro, «Con attenzione agli interventi destinati alla tutela dell’ambiente - si legge in una nota - e alla sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro, e anche al mantenimento degli impianti oltre che allo sviluppo di nuovi prodotti più innovativi».
Nel 2020 il 50 per cento degli investimenti in impianti e macchinari è stato destinato ai progetti di tipo strategico e di innovazione, il 35 per cento alla produttività e alla riduzione del consumo energetico, mentre nella categoria unicamente destinata ad ambiente e sicurezza è stato riservato il 15 per cento degli investimenti totali.
Nell’ambito delle risorse umane, la società capogruppo ha registrato indici di gravità e di frequenza degli infortuni al di sotto della media nazionale, relativa agli stabilimenti siderurgici.
Tra gli investimenti che hanno caratterizzato l’esercizio finanziario del 2020 vi è stata l’acquisizione del palazzo di direzione in via Paravera - nel dicembre dello scorso anno - da VdA Structure.