Claudio Restano: “Il Piano per la salute prevede un impegno nei confronti delle dipendenze patologiche ma le delibere di Giunta vanno in senso opposto”

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«Il Piano per la salute e il benessere sociale prevede un impegno specifico nei confronti delle dipendenze patologiche ma le delibere di Giunta vanno in senso opposto». E’ l’accusa mossa da Claudio Restano nel corso della seduta del Consiglio Valle di mercoledì scorso, 3 aprile. Il consigliere del Gruppo Misto aveva presentato un’interrogazionesul fabbisogno dei nuclei di specializzazione di strutture residenziali terapeutiche e riabilitative per dipendenze patologiche. In particolare, ha chiesto di conoscere le motivazioni che hanno portato a indicare un fabbisogno pari a zero per queste strutture, così come riportato nella delibera numero 348 del mese di aprile 2023.

«Il valore zero è relativo al setting assistenziale del “centro crisi”, in quanto nel periodo di stesura del testo, così come oggi, non esistono strutture capaci di accogliere pazienti con esigenze di cura molto intensive. - ha spiegato l’assessore alla Sanità Carlo Marzi - Il fabbisogno non si riferisce quindi a strutture e servizi gestiti direttamente dall'Usl, dal momento che le esigenze di cura intensiva hanno trovato soluzione in servizi extra-regionali, non solo per l'assenza di centri ma anche per esigenze cliniche che, in certi casi, prevedono di intraprendere percorsi di cura che, per essere maggiormente efficaci, richiedono una quotidianità trascorsa in contesti di vita al di fuori di quelli abitudinari. La situazione è in fase di ricognizione, aggiornamento e programmazione sui tavoli di confronto che porteranno, in una nuova visione, a rappresentare anche il fabbisogno del “centro crisi”. Prima della sua approvazione, la delibera di Giunta di questi nuovi fabbisogni sarà portata in quinta Commissione per il parere di competenza. Il lavoro in corso produrrà una mappatura delle strutture sanitarie e socio-sanitarie dei servizi privati accreditati presenti sul nostro territorio e una fotografia dei fabbisogni di salute della comunità valdostana sul triennio. Auspichiamo che, oltre a quanto già svolge direttamente l’Usl per la presa in carico delle crisi da dipendenza, si possano sviluppare anche sul territorio regionale centri specializzati in grado di accogliere quei pazienti che necessitano di un percorso di cura nell’abituale contesto di vita, senza doversi rivolgere a servizi fuori regione».

«La nostra regione aveva il “centro crisi” ed è stato tolto. - ha incalzato Claudio Restano - Eppure, nel Piano per la salute e il benessere sociale si parla di intervenire in questo settore. La delibera di Giunta prevede un aumento dei numeri degli ospiti in strutture come le Rsa e in quelle semiresidenziali ma non per quelle dedicate alle dipendenze patologiche e questo dato manifesta la capacità e la volontà politica di questo Governo. A nulla serve investire sui giovani e lo sport, se poi si abbandonano quelli malati che necessitano di maggiore assistenza».

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