Claudio Chiappucci arriva a Châtillon per la presentazione del “Giro della Valle”
Il “Giro della Valle d’Aosta” raggiunge la 60esima edizione in un clima di grande tristezza per la scomparsa la settimana scorsa di Giovanni “Nino” Ramires, storico 92enne patron della corsa dal 1984 al 2005, e proprio lunedì scorso, 17 giugno, di Vasco Sarto, 85 anni milanese di casa a Perloz a dirigere il Giro sino al 2014. Alla presentazione lunedì sera nell’auditorium della Cva (sponsor della maglia gialla di leader) è intervenuto come ospite d’onore Claudio Chiappucci. La corsa da mercoledì 17 a domenica 21 luglio partirà con la tappa in Francia, poi in Canavese e 3 in Valle, almeno 3 per camosci in bicicletta come gli annunciati Jarno Widar, il belga vincitore del Giro Next Gen a 19 anni, lo sloveno Gal Glivar ed Alessandro Pinarello, nono e secondo italiano al Next Gen. In gara anche il giovane valdostano Etienne Grimod con la Biesse Carrera.
I chilometri sono 559, 14 i Gran Premi della Montagna e oltre 12.000 i metri di dislivello complessivi, 28 le squadre selezionate con la nazionale italiana, la francese Groupama FDJ, belgi, sloveni, spagnoli, australiani, inglesi e messicani con grimpeur colombiani di Gianni Savio. Giovanni Ramires verrà ricordato con il premio per l’impresa più bella e ci sarà spazio anche al fair play.
Il responsabile dell’Office du Tourisme di Saint-Gervais Didier Joseph ha collegato la corsa valdostana alle tante presenze nella cittadina francese del Tour e ai Mondiali 2027 in Savoia. Si partirà mercoledì 17 proprio da Saint-Gervais con 40 chilometri con circuito a Passy e salita al Plaine Joux. Giovedì 18 sarà la Verrés-Borgofranco di 127 chilometri con le salite di Andrate e Croce Serra, venerdì 19 la Sarre-Verrand di Pré-Saint-Didier di 129 con Verrogne da Sarre e il Colle San Carlo da Morgex, sabato 20 la Saint-Vincent-Champoluc con le salite di Payé, Perloz, Col d’Arlaz, Col Tsecore e la parte terminale del Col de Joux ed arrivo dopo 163 chilometri alle Terme di Ayas, domenica 21 la Valtournenche-Cervinia di 95 chilometri con Payé e Col San Pantaleon da Chambave prima del traguardo ormai ripetitivo da anni al Breuil.
E’ stato pubblicato anche un libro per i 60 anni (il secondo della storia sulla corsa) edito da Ennio Pedrini e curato da Cesare Cossavella e Paolo Ghiggio. Ben poche le novità insomma. Si preannunciava un’edizione storica dai fuochi d’artificio, in realtà ci troviamo qualche petardo in una presentazione condita da pronunce storpiate dei Comuni valdostani e da personaggi non presenti a Chatillon chiamati sul palco a intervenire. Uomini come Giovanni Cossavella, Raymond Jans, Maggiorino Ferrero, Walter Lain, Ennio Pedrini, Francesco Aresca, Pieri Bassano e Giovanni Ramires che hanno fatto la storia sicuramente avrebbero qualcosa da borbottare e da ridire.