Cime Bianche: «Appalto da 100 milioni di euro, una zavorra che rischia di affossare il sistema valdostano»

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Una salita nel vallone delle Cime Bianche, per difenderlo e per dire ancora una volta «no» al progetto del collegamento a fune tra i comprensori del Cervino e del Monterosa Ski, che attraverserebbe proprio l'ultimo «vallone selvaggio» della zona. La organizzano Adu VdA, Ambiente Diritti Uguglianza in Valle d'Aosta, partito apparentato con Sinistra Italiana, e il progetto fotografico «L'Ultimo vallone selvaggio». L'appuntamento è a Saint-Jacques di Ayas oggi sabato 6 agosto alle 8.30. «Saliremo insieme nel vallone delle Cime Bianche, guidati da Annamaria Gremmo e Marco Soggetto, biellesi, amanti del vallone e fondatori del progetto fotografico L'Ultimo vallone selvaggio» dice Daria Pulz della segreteria di Adu. La passeggiata, con partenza alle 8.45 via Fléry prevede l’arrivo all'alpe Vardaz alle 11.15 circa. Il percorso ad anello prevede la possibilità di proseguire verso l'alpe Mase, con un'altra ora di cammino.

«Luca Mercalli viene continuamente interpellato, poi però si fa l'esatto opposto di quanto dice» ricorda Daria Pulz. Che aggiunge: «Lo sci non può più essere l'unica fonte di sostentamento del turismo». La conferenza stampa di presentazione dell'escursione - martedì scorso, 2 agosto - è stata organizzata al The Place, locale «ritrovo degli appassionati di mountain bike, che può essere un'alternativa turistica in espansione» conclude Pulz. Alexandre Glarey, altro componente della segreteria di Adu, ricorda: «Il collegamento non può essere fatto, l'opera non è fattibile dal punto di vista legale perché attraversa un'area protetta».

Rischiamo il default

Per realizzare il collegamento di Cime Bianche «al momento dell'appalto si andrà a oltre 100 milioni di euro, una zavorra che rischia di affossare il sistema valdostano. Con una cifra del genere la Valle d'Aosta rischia il default. Non siamo più ai tempi dell'aeroporto» ha aggiunto Alexandre Glarey durante la conferenza stampa.

«Io sfido chiunque - ha aggiunto Glarey - ad avere una stima dei ritorni turistici, tra crisi climatica e pandemia. Quindi bisognerà avere un po' più di prudenza. Quest'opera avrà impatti economici e sociali».

Secondo Daria Pulz «ci troviamo di fronte a un aut aut. O decidiamo di costruire e distruggere sperperare denaro pubblico altrimenti decidiamo di conservare e trasmettere».

Promessa berlusconiana

Inoltre, ha aggiunto, «Alcuni albergatori di Cervinia hanno parlato di un costo di 66 milioni di euro, un pugno nello stomaco di questi tempi, e di 5.000 posti di lavoro, una promessa berlusconiana».

Marco Soggetto, rappresentante del progetto fotografico «L'ultimo vallone selvaggio», ha ricordato le «18 croci blu scoperte dentro e fuori l'area protetta, croci che sono uno strappo a un ecosistema perfetto». La sua compagna, Annamaria Gremmo, ha sottolineato che anche quest'anno «il vallone di Cime Bianche è al primo posto tra i luoghi del cuore Fai più votati in Valle d'Aosta».

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