Ciclismo, è ritornata la tradizionale festa Quaranta gli atleti premiati sul palco di Gressan

Ciclismo, è ritornata la tradizionale festa Quaranta gli atleti premiati sul palco di Gressan
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Un piccolo ritorno alla normalità nonostante l’assenza dei bambini. Nella serata di mercoledì scorso, 24 novembre, il Comitato regionale della Federciclismo, è riuscito ad organizzare, dopo 2 anni di stop, la tradizionale festa di fine stagione, tenutasi al salone della Bcc di Gressan.

Sul palco hanno sfilato i protagonisti delle stagioni agonistiche 2020 e 2021, distintisi per meriti sportivi, sia nelle competizioni a livello italiano che in quelle internazionali. “Lo sport deve essere inclusivo - ha esordito la presidente del ciclismo valdostano Francesca Pellizzer - e, per questo motivo, insieme al Direttivo, si è voluto cancellare la distinzione tra gli atleti tesserati per un sodalizio nostro affiliato e per quelli che sono tesserati team fuori dalla Valle d’Aosta. Abbiamo vissuto 2 anni, in modo particolare il 2020, molto complicati, difficili da gestire. Grazie però agli ottimi protocolli di sicurezza, in questa stagione non abbiamo avuto sofferenze, avendo la capacità di organizzare eventi di alto profilo, anche di livello internazionale.” Sul palco, oltre al sindaco di Gressan Michel Martinet, anche il presidente del Coni Valle d’Aosta Jean Dondeynaz: “Per me il ciclismo valdostano è un esempio di qualità e di professionalità. Oltre a rilevare grandi numeri, vedo anche grandi successi sportivi. La vocazione organizzativa che mette in campo la Federazione ciclistica regionale attraverso le sue numerose società si affianca anche al Giro della Valle e alle altre manifestazioni sportive che sono un evidente volano pubblicitario per valorizzare la nostra regione”.

Tra i partecipanti, chiaramente notevole era la soddisfazione tra i giovani, tra i quali il campione italiano di Xco Yannick Parisi. “Le ultime 2 stagioni sono andate molto bene, e sono contento dei risultati raggiunti, soprattutto per il titolo tricolore. Dopo un inizio di stagione un po’ deludente a causa dell’influenza Covid che sfortunatamente mi sono preso - dice Yannick Parisi - mi sono ripreso e ho vinto 4 gare e il campionato italiano, collezionando anche un 11esimo posto ai Mondiali. Il prossimo anno spero di fare bene di nuovo, in particolare nelle gare di alto livello e in Coppa del Mondo, inoltre mi concentrerò anche nel ciclismo su strada.”

Bilancio positivo nonostante un calo a metà stagione per l’altra ciclista di Xco Nicole Pesse. “Quest’anno ho iniziato bene, arrivavo da una bella stagione di ciclocross, e mi sentivo molto in forma. Però durante l’anno - evidenzia Nicole Pesse - con i miei impegni scolastici è diventato tutto più difficile e ho dovuto concentrarmi di più sullo studio perché diplomarmi era la cosa più importante e lo volevo fare nel migliore dei modi. Dunque ho lasciato da parte gli allenamenti, non toccando la bicicletta per un mese. Ora ho ripreso tutte le mie attività e mi sento rigenerata. Il mio obiettivo è puntare a vincere un tricolore in mountain bike nella specialità cross country.”

Guarda invece alle Olimpiadi di Parigi 2024 Martina Berta. “Sono contenta di questa premiazione, che è anche un’occasione per ritrovarsi e per rivedere le persone che mi hanno vista crescere come sportiva. Ringrazio - commenta Martina Berta - particolarmente Rudy Garbolino, che mi ha allevata nel Courmayeur, rivederlo stasera è stato per me molto bello.” In merito all’ultima stagione, Martina Berta aggiunge: ”Quest’anno non è andata molto bene, soprattutto per aver mancato la convocazione ai Giochi Olimpici. Oggettivamente non ero preparata per andare alle Olimpiadi, quindi più che altro è stata una delusione per me quella di non essere riuscita a raggiungere il livello atletico necessario. Il finale stagionale è andato molto meglio invece, sono riuscita a rialzarmi e questo mi ha dato una buona carica. Da adesso in poi devo pensare solamente ai Giochi di Parigi 2024, dedicando il 2022 ha mettere le basi per raggiungere questo grande obiettivo.”

Tanti applaudi per l’ultima premiata Gaia Tormena. “Questa festa mi piace molto ed è sempre un piacere essere qui. Per me è ogni volta un’emozione e anche stasera prima di salire sul palco mi tremavano le gambe. È un peccato che non ci siano i bimbi, anche perché sono loro la magia di questo incontro”. “Il mio 2021 - spiega Gaia Tormena - è andato molto bene, non potevo davvero chiedere di meglio, e posso dire non avere rimpianti. Tutto questo non può che farmi ben sperare per il futuro, anche se la mia specialità non è olimpica.” Gaia Tormena sul palco ha infatti espresso il suo disappunto sul fatto che la Extreme di mountain bike non sia riconosciuta come disciplina a 5 cerchi. “Purtroppo non siamo noi atleti a decidere. Credo che il più grande sogno di ogni sportivo fin da bambino sia di poter partecipare ai Giochi Olimpici e quindi non poterlo fare, pur gareggiando ad alto livello, mi spiace molto.” Riguardo ai prossimi progetti, Gaia Tormena aggiunge: “Mi piace provare più discipline ed è difficile sceglierne 1 nella quale specializzarmi. L’anno scorso ho gareggiato nella cronometro che non avevo mai provato e mi ha insegnato a tenere la velocità oltre i 50 chilometri orari. L’enduro invece mi serve per tenermi in forma e il ciclismo su pista è utile per migliorare a livello tattico.”

Infine, la giovane iridata Sophie Riva, che felice conclude la serie di interviste di mercoledì. “Il 2021 è andato molto bene per me, ho vinto le Enduro World Series, sono diventata campionessa del Mondo a Finale Ligure e poi sono stata premiata in Scozia. La prossima estate avrò l’esame di maturità ma voglio continuare a gareggiare, per riprovare a vincere un titolo mondiale, partecipando pure alla Coppa del Mondo di downhill, nella cui classifica quest’anno sono arrivata settima a causa in particolare di una caduta.”

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