Charvensod, i bimbi entrano nella nuova scuola E venti genitori danno una mano per il trasloco
Da lunedì 19 febbraio prossimo, circa 60 alunni delle scuole dell’infanzia ed elementari cominceranno a seguire le lezioni nella loro nuovissima scuola al Capoluogo di Charvensod. Sono infatti conclusi i lavori dell’edificio che è costato oltre 2 milioni di euro, finanziati da fondi comunali per 1 milione, a cui si aggiungono 600mila euro concessi dall'Amministrazione regionale attraverso il Celva per gli interventi di edilizia scolastica, 300mila euro provenienti dal progetto "Zero Spaccato" e un contributo di 200mila euro della Protezione Civile nazionale.
In questi pochi giorni che rimangono alla prima campanella, resta da completare il trasloco dei mobili dalle sedi provvisorie che gli alunni hanno utilizzato in questi anni dopo che - nel 2012 - la vecchia scuola al Capoluogo era risultata inagibile, con la conseguente demolizione: l’ultimo piano dell’asilo di Plan Félinaz per i bambini dell’infanzia e i locali dell’ex Biblioteca del Capoluogo per quelli della primaria.
«Oltre a una ditta specializzata esterna - dice il sindaco di Charvensod Ronny Borbey - abbiamo voluto coinvolgere nelle operazioni di trasloco - che si svolgeranno lunedì e martedì prossimi, durante le vacanze d’inverno - anche i genitori degli alunni in una sorta di corvée: la risposta è stata ottima, con una ventina di adesioni. Lo scopo dell’iniziativa è non solo quello di risparmiare ma soprattutto di promuovere il senso della comunità, che in questo modo si “appropria” delle nuove scuole del Capoluogo. Ringraziamo di cuore chi parteciperà».
L’edificio è innovativo dal punto di vista energetico: si tratta infatti di una struttura che sarà a “consumo zero” grazie a un sistema di riscaldamento geotermico che sfrutta una pompa di calore e alla presenza di pannelli fotovoltaici, che garantiranno pure un surplus di produzione di energia che potrà essere messa in rete. Inoltre il tetto è coperto da uno strato di piantine grasse che da un lato contribuisce a un più armonico inserimento dell’edificio nell’ambiente e dall’altro funge da ulteriore materiale isolante. Il pianterreno è riservato alla scuola dell’infanzia mentre il primo piano a quella primaria. Vi è inoltre uno spazio ulteriore - al piano terra, con accesso sia dall’interno che dall’esterno - che potrà essere utilizzato per attività ludiche dei bambini ma pure per iniziative comunali come corsi o incontri.