Charvensod ha dato l’addio ad Attilio Bonazzi, meccanico con la passione per la politica
Sono stati celebrati mercoledì scorso, 5 maggio, nella chiesa di Santa Colomba, a Charvensod, i funerali di Attilio Bonazzi, spentosi lunedì all’età di 90 anni dopo una vita di lavoro.
Era nato l’11 agosto del 1930 ad Aosta. La sua famiglia, però, era originaria del Bergamasco: il papà Abramo si era trasferito nella nostra regione per lavorare nelle miniere della Cogne. Attilio aveva due fratelli e una sorella - Pino, Piero ed Esterina - già tutti mancati prima di lui.
Dopo il servizio militare nel Corpo dei Pompieri a Roma, anche lui come il papà trovò impiego alla Cogne, come meccanico. Sposatosi con Delia Grivon, lasciò Jovençan - dove si era stabilita la sua famiglia - per trasferirsi a Charvensod, prima in affitto e poi, dalla seconda metà degli anni Cinquanta, nella nuova casa che si era costruito a Plan Felinaz, al pianterreno della quale aprì anche una sua officina meccanica per la riparazione delle automobili.
Grande appassionato di politica, comunista convinto, a un certo punto temette persino di perdere il lavoro alla Cogne per l’impegno con cui sosteneva e cercava di diffondere le proprie idee. Era però un lavoratore abile e instancabile e l’azienda se lo tenne stretto, chiudendo un occhio sulla sua abitudine di distribuire “L’Unità” in reparto. Per una legislatura, negli anni Settanta, è stato pure consigliere comunale.
Sempre industrioso e attivo, con tanti sacrifici acquistò un ragguardevole numero di terreni fino a mettere insieme una grande estensione da due ettari e mezzo a Plan Felinaz, ora in parte affittata per una quarantina di orti privati e in parte coltivata a frutteto in società tra il figlio Ennio, il suocero di quest’ultimo Anito Viérin e l’azienda agricola Bisson.
Lascia i figli Ivo, commercialista sposato con la ginecologa Emanuela Cuzzola, ed Ennio, socio della Gelateria Torrefazione Viérin di Pollein, con la moglie Muriel Viérin e i nipoti Giulia e Edoardo ed Alexis e André.