Charvensod ha celebrato gli Alpini e i Caduti Un’intensa cerimonia tra gratitudine e ricordo
Sabato scorso, 30 novembre, Charvensod ha celebrato con un doppio appuntamento i suoi Alpini e i suoi Caduti, nell’ambito dell’iniziativa “Nos Racines”. In mattinata al Monumento ai Caduti è stato festeggiato il 60esimo anniversario del Gruppo Alpini di Charvensod, ai quali è stata donata un’opera d’arte realizzata dall’artista di casa Fabio Cuffari. La celebrazione si è aperta con la Resa degli Onori e la piantumazione dell’albero del Centenario dell’Associazione Nazionale Alpini, alla presenza della Fanfara Ana Sezione Valdostana, a cui è seguita la Messa nella chiesa parrocchiale. «La nostra comunità oggi ha vissuto un momento importante e dall’alto valore simbolico, con la celebrazione del 60esimo anniversario di fondazione del Gruppo Alpini di Charvensod. - ha detto il sindaco Ronny Borbey - 60 anni di gioie, di impegno per Charvensod, di feste a San Grato, di alpini purtroppo “andati avanti” ma il cui ricordo conserviamo nei nostri cuori, con la certezza di ritrovarli quando anche noi poseremo lo zaino a terra. Agli Alpini, al capogruppo Ennio Blanc e a tutto il direttivo va il più sentito ringraziamento da parte di tutta l’Amministrazione, perché hanno sempre dato alla nostra comunità sostegno, aiuto e fiducia. Il quadro che abbiamo donato loro, realizzato dal nostro compaesano Fabio Cuffari, rappresenta gli Alpini di ieri, di oggi e di sempre».
Alle 11.30 al Cimitero è stato poi inaugurato il Memoriale dei Caduti, realizzato all’ingresso della struttura e destinato ad accogliere i Caduti delle due Guerre Mondiali e la “Terra di Schio e Salonicco”, in memoria dei Caduti Damien Lucianaz e Romain Blanc. Alla celebrazione era presente anche una delegazione di Schio, dove è sepolto il Caduto Blanc, composta dai consiglieri comunali Alberto Bertoldo e Loredana Spinato, dai rappresentanti degli Alpini e dei Fanti di Schio e dall’ingegner Roberto Greselin. In occasione del prossimo 25 aprile saranno traslati nel Memoriale il partigiano Guido Saba, Louis Vazier e Yves Pellissier, vittime innocenti della violenza nazifascista.
«La nostra Amministrazione ha fortemente voluto il Memoriale dei Caduti all’ingresso del Cimitero in modo che fosse visibile a tutti, perché abbiamo bisogno di segni che ci colpiscano nel nostro profondo - ha aggiunto Ronny Borbey - Avremmo voluto collocare nel Memoriale il Caduto Damien Lucianaz, morto a Salonicco il 20 novembre 1917, ma purtroppo l’esumazione ha avuto un esito negativo: Damien Lucianaz è colui che è caduto più lontano da qui e il suo ritorno a casa sarebbe stato, simbolicamente, il ritorno di tutti gli altri nostri Caduti della Prima e della Seconda Guerra mondiale, morti o dispersi in zone di guerra. Siamo comunque riusciti ad ottenere un po’ di terra proveniente dal cimitero in cui è stato sepolto Lucianaz e dal Sacrario di Schio in cui riposa Blanc per poterli, in qualche modo, ricordare anche a casa loro».
Su invito dell’Amministrazione comunale, alla cerimonia ha partecipato anche una delegazione dell’Asd Charvensod con il responsabile della comunicazione Massimiliano Tuccari e da sua moglie Erika Pala. «Nel nostro piccolo, anche noi siamo un vanto per Charvensod» ha detto Massimiliano Tuccari rimarcando la missione di educare i giovani al sacrificio e alla disciplina attraverso il calcio, tenendoli lontani dalle distrazioni nocive dei social e della tecnologia, quando male utilizzata. La delegazione ha inoltre rivolto un appello all’Amministrazione comunale affinché supporti attivamente i giovani atleti partecipando agli eventi sportivi organizzati al centro sportivo intitolato a Guido Saba, partigiano fucilato 70 anni fa per la libertà, pochi giorni prima della Liberazione.