Champorcher, il presepe si è arricchito di un’interessante mostra di attrezzi antichi

Champorcher, il presepe si è arricchito di un’interessante mostra di attrezzi antichi
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Si presenta sempre più ricco di tradizione il presepe che, ormai dal 2013, anima le feste natalizie nel villaggio di Perruchon a Champorcher. Ad occuparsene è Carlo Franzoi, 74 anni, che da Cossato, in provincia di Biella, ha scelto il paese valdostano per la sua residenza montana e, da qualche anno, anche per le sue sculture.

«Nel 1972 - racconta - il vento di valanga ha distrutto le case e poi la valanga ha portato via delle vite. Ilario Chanoux, che allora aveva 17 anni, è sopravvissuto dopo essere rimasto molte ore sotto la neve ed ora è la memoria storica per noi che siamo arrivati nel villaggio molto tempo dopo». Per la nuova edizione del presepe, diffuso lungo le vie del villaggio e inaugurato giovedì 8 dicembre scorso, ci sono diverse novità. La principale è la capanna della Natività, che Carlo Franzoi ha voluto curare nei dettagli. «Abbiamo poi avuto la gentile concessione da parte della sindaca Alice Chanoux di poter utilizzare il forno comunale. - continua lo scultore - Abbiamo recuperato diversi attrezzi nelle case abbandonate e li esponiamo, su tavole o vecchie porte, con il prezioso contributo di Miranda Glarey». La “maestra Miranda” infatti, già autrice di un “Dictionnaire du patois”, ha redatto un elenco di 79 pezzi, indicando il nome degli oggetti nel dialetto di Champorcher e in italiano. Il presepe resterà esposto fino all’Epifania.

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