Chamois, è tornato il labirinto di San Valentino nella neve

Con la Festa di San Valentino di lunedì scorso, 14 febbraio, a Chamois è tornato il labirinto degli innamorati, disegnato nella neve con le ciaspole. L’opera effimera - che durerà poche settimane - si trova lungo il sentiero che porta al villaggio di Suisse, a pochi minuti a piedi dall’arrivo della funivia. «È dal 2016 che la guida ambientale Gian Mario Navillod traccia per i residenti e gli amici di Chamois una perfetta riproduzione del labirinto della Cattedrale di Chartres. - dice il sindaco Mario Pucci - Ricordo la sorpresa nel vedere per la prima volta quest’opera effimera di “land art” nata dall’oggi al domani sui pendii innevati tra il Municipio e l’altiporto. Dopo tanti anni è diventata una presenza rassicurante, un segnale che la primavera si avvicina e che, malgrado questo inverno anomalo, si può ancora ciaspolare a Chamois». Il diametro esterno sfiora i 30 metri. Per arrivare al cuore disegnato al centro del labirinto di percorrono circa 650 metri, non è possibile perdersi all’interno perché come tutti i labirinti antichi è un labirinto unicursale: non ci sono deviazioni ma un’unica via che porta al centro del labirinto, la stessa che si percorre in senso inverso per raggiungere l’uscita. Il disegno originale del labirinto ha almeno 800 anni di vita, risale probabilmente ai primi decenni del XIII secolo ed è ancora perfettamente conservato all’interno della Cattedrale di Chartres. «Il labirinto di San Valentino non è solo un’opera d’arte effimera, che dura lo spazio di qualche settimana, è una pista per le ciaspole a tutti gli effetti, tracciata in un luogo sicuro dove il pericolo di caduta valanghe è molto basso. - dice Gian Mario Navillod, disegnatore di labirinti e guida ambientale escursionistica - Spiego sempre ai miei ospiti che di caldo e di prudenza non è mai morto nessuno in montagna e raccomando loro di consultare sempre il catasto e il bollettino valanghe valdostani prima di indossare le ciaspole».