Chambave piange Corrado Gioanetto, padrino della Banda e promotore della Crotta di Vegneron

Chambave piange Corrado Gioanetto, padrino della Banda e promotore della Crotta di Vegneron
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Si celebrano oggi, sabato 12 marzo, alle 10, nella chiesa parrocchiale di Chambave, i funerali di Corrado Gioanetto, padrino della Banda musicale e tra i promotori della nascita della Crotta di Vegneron nel 1980. Si è spento giovedì 10 marzo nella sua casa di Chambave. Aveva 94 anni. «Abbiamo perso un pilastro importante, colui che ci ha sempre sostenuto, non si è mai perso un concerto e non ha mai smesso di credere nella Banda» ha scritto sulla sua pagina Facebook la Banda musicale annunciandone la scomparsa. Era nato il 18 febbraio del 1928 e da giovane ha lavorato in vari cantieri e anche alla costruzione del canale che alimenta la centrale di Breil, a Châtillon. Poi è entrato al Casinò inizialmente come croupier e assumendo con il tempo mansioni di sempre maggiore responsabilità.

Fin da ragazzo suonava il clarino in Banda e la musica è stata una delle sue tante passioni, che hanno attraversato le generazioni della sua famiglia, con le figlie Eleonora, organista e direttrice della cantoria parrocchiale, scomparsa nel 2014 a 54 anni, e Maurizia, farmacista e membro della cantoria, con il genero Elio Cornaz, tutt’oggi componente della Banda musicale, e con i nipoti Xavier e Gilles. Un’altra sua passione, anch’essa capace di trasmettersi alle generazioni successive, è stata la viticoltura: insieme a Yves Burgay è stato tra i promotori della nascita della Crotta di Vegneron, ricoprendo anche il ruolo di membro del consiglio direttivo - dove sapeva far valere il suo carattere risoluto - mentre il genero Elio Cornaz ne è stato presidente per 13 anni, dal 2001 al 2014.

Amava la pesca e la caccia. In quest’ultimo ambito fu un vero innovatore avviando a casa sua, negli anni Settanta, in qualità di presidente della locale Sezione dei Cacciatori, un allevamento di lepri selvatiche che fornì le basi per la successiva creazione dell’Elévage Valdôtain de Gibier “Le Château” al Villair di Quart gestito dal Comitato Caccia.

Lascia la figlia Maurizia con il marito Gino Canuto, il genero Elio Cornaz, il nipote Xavier Cornaz con la moglie Chantal Cerise e i figli Etienne e Gael e il nipote Gilles Cornaz con Chiara Nossein.

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