Châtillon, fa discutere il futuro della strada “Les Sarrasins”
Quattro mozioni presentate dalla minoranza sono state discusse durante il Consiglio comunale di Châtillon di venerdì scorso, 24 novembre, di cui una verteva sui lavori di manutenzione straordinaria della strada comunale «Les Sarrasins», chiusa ormai da tempo per motivi di sicurezza. Il consigliere Guido Dondeynaz ha ricordato il progetto approvato dal Consiglio per la messa in sicurezza della strada ma ha ritenuto il costo ingente rispetto all’utilizzo. Ha aggiunto Monique Personettaz: «Il totale dei lavori per la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza della strada “Les Sarrasins” dallo studio di fattibilità tecnico economica ammonta a 1 milione e 105mila euro. Riteniamo che, visto il costo complessivo da sostenere per l’intera opera, l’investimento ai fini della sola percorribilità dei pedoni e dei ciclisti sia decisamente riduttivo. L’apertura in un senso di marcia alle auto (con ingresso dalla statale 26 verso il centro e il collegamento con via Tornafol), agevolerebbe il traffico veicolare di coloro che, per un motivo o per l’altro, devono recarsi nella parte sud del paese o semplicemente devono accedere al paese sostando nei parcheggi ex peso pubblico o del cimitero, decongestionando il traffico in via Menabreaz».
«Condivido che il traffico ne risulterebbe agevolato ma bisognerebbe capire come posizionare i 3 diversi servizi veicolare, pedonale e ciclabile», ha risposto il sindaco Camillo Dujany, aprendo a un approfondimento su questa soluzione nella progettazione dei 2 prossimi lotti. L’assessore Elsa Frutaz ha evidenziato che la promiscuità fra pedoni e ciclisti generalmente non funziona e genera incidenti: «Bisogna avere il coraggio di fare di quella una strada pedonale e ciclabile. Dopodiché è necessario studiare soluzioni per via Menabrea». Il sindaco Camillo Dujany ha proposto di trasferire la discussione in Commissione Territorio e Ambiente. I consiglieri di minoranza hanno ritirato la mozione e fronte di questo impegno.
I lavori all’acquedotto accendono il dibattito
Anche il modo di investire le altre risorse a disposizione ha scaldato gli animi nel Consiglio comunale di venerdì. L’occasione è arrivata al momento dell’approvazione della quarta variazione di bilancio. L’assessore Elsa Frutaz ha spiegato che la variazione porta il documento contabile a pareggiare sulla cifra di 12 milioni e 706mila euro in quanto il Bim ha assegnato un finanziamento di 185mila euro (superiore di oltre 123mila euro al previsto) per intervenire sull’acquedotto di Bellecombe. L’intervento era stato interamente finanziato con l’avanzo di amministrazione e una parte di questa somma è stata ora destinata alla manutenzione straordinaria del patrimonio istituzionale, al completamento dell’area giochi Conte Luda e alla posa e rimozione delle luminarie natalizie. Su sollecitazione della capogruppo Monique Personnettaz, l’Assessore ha spiegato che il ponte romano con l’orrido sottostante e il santuario della madonna delle Grazie saranno valorizzati grazie all’installazione di luci artistiche permanenti. La spesa prevista per la base d’asta ammonta a 66.252 euro. La minoranza ha espresso voto contrario. «Si continuano ad integrare voci già presenti nelle variazioni precedenti o ad inserire nuovi interventi che non tengono conto delle problematiche del territorio. - ha detto Monique Personettaz - La minore spesa in conto capitale relativa alla manutenzione del sistema idrico integrato evidenzia la poca sensibilità degli amministratori di maggioranza ai problemi reali dell’acquedotto e a privilegiare interventi che non migliorano i servizi e non risolvono le criticità. Lo stanziamento di 441mila euro per il primo lotto del progetto di riqualificazione del centro storico e ora di 66mila euro per realizzare l’illuminazione decorativa del ponte sono scelte che non porteranno ad un risollevamento dell’economia del paese. Troviamo irresponsabile continuare a affermare che non ci siano risorse per le manutenzioni del verde, delle strade e a nascondersi dietro a scelte di investimento differenti».
Riguardo all’acquedotto, l’assessore Elsa Frutaz ha ricordato che a breve gli impianti sarà gestito dalla Sev e ha chiesto all’opposizione se sarebbe sensato investire su un’infrastruttura che non sarà più di competenza comunale. Il consigliere Guido Dondeynaz, ricordando che il passaggio avverrà nel 2024, ha sostenuto che sarebbe opportuno arrivare con proposte e progettazioni, che potrebbero immediatamente essere messe in atto dalla Sev al suo insediamento.