Cervinia e Breuil Cervinia sono marchi privati Partita la diffida al Comune per il loro utilizzo

Cervinia e Breuil Cervinia sono marchi privati Partita la diffida al Comune per il loro utilizzo
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Cervinia oppure Breuil-Cervinia? E’ una domanda che non si sono posti Claudio Salto e Mauro Collomb, rispettivamente commerciante e maestro di sci nonché guida alpina di La Thuile, per avviare la procedura e poi ottenere la registrazione di entrambi i marchi che riportano appunto le diciture “Cervinia” e “Breuil-Cervinia”.

La pratica avviata nel dicembre del 2023 è stata portata a termine dall’avvocato Paolo Lodi Pizzochero, anche lui residente a La Thuile. «I signori Salto e Collomb sono ora titolari dei 2 marchi, dopo una procedura complessa, perfezionata nel più breve tempo possibile, perché il rischio concreto - racconta Paolo Lodi Pizzochero - era che, dopo l’eco mediatico sollevato dalla questione della nuova denominazione adottata dal Comune di Valtournenche con Le Breuil, altri non valdostani potessero appropriarsi di queste 2 denominazioni. I miei clienti sono persone fortemente radicate nella comunità e collaborative, basti pensare a cosa sarebbe potuto succedere se i marchi fossero finiti nelle mani di coreani, australiani, russi o altro, cioè a persone o società totalmente estranee alla Valle d’Aosta.»

A permettere l’attribuzione dei 2 marchi a Claudio Salto e Mauro Collomb è stato paradossalmente proprio il Comune di Valtournenche. Dopo 3 mesi dalla domanda l’Ufficio brevetti e marchi del Ministero delle Imprese aveva sollevato delle perplessità ma la scelta compiuta dall’Amministrazione comunale di Valtournenche, con successivo decreto del Presidente della Regione, di adottare la nuova denominazione Le Breuil ha dimostrato giuridicamente e senza dubbi la mancanza di interesse formale del Comune per le altre 2 denominazioni, “Cervinia” e “Breuil Cervinia” appunto, tanto che a questo punto la registrazione ha avuto il via libera.

Anzi visto che al momento attuale a Valtournenche non è stato completato l’iter per individuare Breuil Cervinia come denominazione ufficiale invece di Le Breuil, che tante polemiche aveva sollevato, sorge ora il dubbio di come la procedura del Comune possa andare in contrasto con il marchio “Breuil Cervinia” regolarmente registrato in precedenza.

Una situazione probabilmente unica a livello mondiale, come unico è il contesto naturale del Breuil. Situazione però assolutamente sottovalutata dall’attuale Amministrazione comunale di Valtournenche. «I miei clienti - spiega l’avvocato Paolo Lodi Pizzochero - non sono mossi da uno spirito predatorio, il loro interesse è quello di valorizzare 2 marchi molto importanti per la storia della Valle d’Aosta come pure per lo sviluppo degli sport della neve. Sono entrambi sensibili alla questione delle bellezze turistiche valdostane anche un fattore sentimentale, visto che Claudio Salto è originario proprio di Valtournenche. Non sapevamo neanche se l’operazione di registrazione sarebbe stata possibile ma abbiamo voluto provarci perché avevamo paura che arrivasse qualcuno da fuori.»

«Della questione il Comune di Valtournenche - racconta Paolo Lodi Pizzochero - è stato tenuto al corrente, ma non ha risposto e nessuno dei suoi rappresentanti ha provato a contattarci. Le nostre comunicazioni invece sono state regolarmente protocollate e quindi ricevute.»

Considerato però che nulla è accaduto in questi mesi ad agosto Claudio Salto e Mauro Collomb hanno deciso di iniziare ad agire. «Vi è tutta una serie di soggetti, a cominciare dal Comune, che dovrebbe tenere conto che i marchi “Cervinia” e “Breuil Cervinia” sono ora di proprietà privata. Sono marchi - spiega l’avvocato Paolo Lodi Pizzochero - sui quali possono nascere dei conflitti per esempio su prodotti anche in ambiti non commerciali, visto che noi abbiamo registrato, ad esempio, pure gli eventi culturali.»

Così lunedì scorso, 9 settembre, è partita la diffida ufficiale nei confronti del Comune di Valtournenche. «Abbiamo scritto che la registrazione dei marchi deve essere tenuta in dovuta considerazione, la normativa non può essere violata. Pertanto il Comune viene diffidato dall’utilizzare i 2 marchi, visto che impiega le diciture “Breuil Cervinia” e “Cervinia” in modo disinvolto. Abbiamo chiesto la rimozione da ogni contesto dei 2 marchi perché il Comune anche recentemente li ha utilizzati senza farsi problemi. I miei clienti sono disponibili ad una collaborazione, non vogliono creare ostacoli, ma devono tutelarsi, mi sembra un atteggiamento logico e condivisibile.»

«Successivamente - conclude Paolo Lodi Pizzochero - ci rivolgeremo alla Regione, perché crediamo sia interesse dell’Amministrazione regionale conoscere la vicenda anche perché sarà il Presidente della Regione a dovere decretare la futura denominazione approvata dal Comune. Vorremmo rendere conto della nostra posizione, prima di valutare delle eventuali future azioni nei confronti di tutti coloro che stanno utilizzando i marchi senza averne diritto.»

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