Certificazione antibullismo, gruppo di lavoro per attivare il progetto in Valle d’Aosta

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La Giunta regionale ha deliberato - nella sua ultima riunione, lunedì 17 - la costituzione di un gruppo di lavoro per l'analisi e la pianificazione di un progetto volto alla sperimentazione, in Valle d'Aosta, del modello di «Certificazione antibullismo», standard di qualità previsto e disciplinato per la prevenzione e contrasto del bullismo. L'obiettivo del progetto è di costruire un modello organizzativo «improntato all'etica, alla legalità e alla non violenza adattabile, replicabile e applicabile all'interno di ogni ambiente abitato da minori». «Una deliberazione - ha specificato l'assessore regionale alle Politiche sociali, Carlo Marzi - fatta di concerto con il collega Jean Pierre Guichardaz e il collega Giulio Grosjacques e che vede la Valle d'Aosta come prima regione che si muove rispetto alla certificazione antibullismo ai sensi della direttiva Uni 42:2018. Il tema è portato avanti assieme all'Osservatorio nazionale del bullismo e del disagio giovanile». Riguardo alle fasi in programma, «con la partenza di questo progetto sperimentale ci sarà un avvio della sperimentazione che individuerà una scuola dove partire. Poi si arriverà alla raccolta dati e a tutta una serie di successivi approcci che dovrebbero rendere utilizzata e diffusa sul territorio questa buona prassi, con la certificazione di riferimento».

Intanto nei giorni scorsi si è riunito il Tavolo tecnico permanente Legalità&Intergenerazionalità. Alla presenza dell’assessore ai Beni e alle attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali Jean-Pierre Guichardaz, della sovraintendente agli studi Marina Fey e della coordinatrice tecnica del Piano Laura Ottolenghi, sono stati riportati i riscontri decisamente positivi conseguiti nel mese della legalità e della cittadinanza Aosta e dintorni, iniziativa che ha coinvolto non solo il capoluogo regionale ma diversi paesi del territorio regionale, nella realizzazione di attività laboratoriali, incontri tematici e forum in presenza e ha visto protagonisti i referenti del Tavolo tecnico permanente, i firmatari del Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto delle violenze nei confronti della persona e della comunità familiare, promosso e curato dalla Procura della Repubblica di Aosta, i soggetti territoriali, le associazioni, le istituzioni scolastiche. A seguire, sono state portate all’attenzione del tavolo le Azioni del Piano Legalità&Intergenerazionalità 2024-2025 deliberato dalla Giunta regionale nel mese di maggio. Azioni che promuovono l’intergenerazionalità, ovvero comportano opportunità di scambio e di interazione tra persone con età diverse, al fine di favorire la trasformazione di atteggiamenti e migliorare la qualità di vita individuale e collettiva. Si è parlato di giovani e di giovanissimi ma anche di adulti, di fasce deboli, dell’importanza di non pensare che qualcuno sia irrecuperabile, ma al contrario di promuovere in sinergia il cambiamento possibile. Sono inoltre state portate all’attenzione iniziative progettuali già avviate con ottimi riscontri, perfezionate e ampliate nel Piano 2024-2025 con la finalità di promuovere atteggiamenti di responsabilità e di solidarietà che mirano a escludere l’emarginazione e la violenza. Dichiara l’assessore Jean-Pierre Guichardaz: «Vogliamo prevenire il disagio, la devianza, i comportamenti a rischio e ogni forma di violenza dentro e fuori la scuola per contribuire alla costruzione nella quotidianità di un benessere individuale e collettivo, stimolando l’intreccio intergenerazionale, in modo ancora più sinergico; ciò significa osservare la realtà nelle sue molteplici sfaccettature per comprenderne le possibilità di sviluppo e offrire stimoli che diano modo di generare dialoghi e confronti per un fine condiviso e comunitario».

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