Centrodestra unito, cantiere aperto Interesse anche da parte della Lega

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Se Atene piange Sparta non ride. Quindi se la sinistra valdostana è al momento totalmente divisa ed incapace di trovare un accordo, pure il centro destra nostrano deve fare i conti con le sue frammentazioni.

Nella serata di lunedì scorso, 27 giugno, i rappresentanti di Forza Italia, Lega, Italia al Centro e Fratelli d’Italia si sono incontrati nella sede aostana di Forza Italia, con l’obiettivo di avviare finalmente un dialogo, che fino a due settimane fa si credeva impossibile. Il mancato accordo a livello regionale della Lega con l’Union Valdôtaine e la pesante sconfitta nazionale nelle ultime elezioni amministrative hanno cambiato totalmente le prospettive, tanto che per la prima volta le quattro forze politiche dell’area di centro destra si sono sedute intorno a un tavolo per confrontarsi.

«Forza Italia è il centro del centrodestra, concetto che, a scanso di equivoci, abbiamo voluto ribadire nell’incontro avuto lunedì con le commissioni politiche della Lega, di Fratelli d’Italia e di Italia al Centro. - sottolinea la coordinatrice forzista Emily Rini - In tale occasione abbiamo anche sottolineato la nostra disponibilità e il nostro impegno a proporre un progetto di ampio respiro con tutti coloro che, con noi, hanno affinità di valori, di principi e di visione futura. Tale disponibilità è stata espressa in primo luogo alle forze politiche che hanno nei simboli del centrodestra il loro elemento caratterizzante, perché siamo tutti d’accordo sul fatto che ci siano delle cose da fare.»

Dello stesso avviso è il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Alberto Zucchi. «Noi di Fratelli d’Italia siamo da sempre per un centrodestra unito, lo dicevamo quando eravamo al 2 per cento e lo diciamo ora che, nei sondaggi, siamo indicati al 23 per cento. Per noi doverlo ribadire ogni volta è diventato ormai estenuante - spiega Alberto Zucchi - perché per un partito conservatore e della destra moderna come il nostro, è ovvio volere creare un polo alternativo alla sinistra e agli autonomisti, che in Valle d’Aosta sono sempre stati più inclini ad allearsi con le forze di sinistra.»

Orlando Navarra, referente di Italia al Centro, è entusiasta del progetto. «Già nel 2018 abbiamo perso una grande occasione per mandare a Roma un deputato e un senatore, perché il centrodestra allora avrebbe vinto. Ben venga dunque che lunedì siamo tornati a parlare di centrodestra unito - dice Orlando Navarra - purché l’unione non sia un semplice cartello elettorale, destinato a dividersi subito dopo le elezioni, ma un progetto basato su programmi e su una visione condivisa della Valle d’Aosta.» Per Orlando Navarra non è da escludere che si possano avvicinare al progetto anche altre forze politiche locali, come le liste civiche. «Le ultime amministrative in Italia hanno dimostrato che dove il centrodestra si presenta diviso non vince. Perciò diciamo che unire il centrodestra alle liste civiche vicine alla nostra area e poi accorgersi che in questo modo si vince è un po’ come scoprire l’acqua calda.»

Meno entusiasta dell’iniziativa appare la Lega, che reduce dal mancato accordo di governo con gli autonomisti, oggi si trova a prendere in considerazione nuove alleanze. «Non è da escludere un’intesa con il centrodestra perché noi della Lega siamo pronti ad ascoltare chiunque abbia voglia di cambiare le cose. - commenta il segretario federale valdostano Marialice Boldi - Per quanto ci riguarda è giusto fare una riflessione anche su questa opzione e in futuro vedremo come posizionarci. Non penso poi che sia corretto considerare i risultati delle amministrative come un’eclatante disfatta del centrodestra, abbiamo vinto a Lucca e a Sesto San Giovanni che erano roccaforti della sinistra, tanto che credo che il problema sia basato molto di più sull’attrattività delle persone che non sul centrodestra. In Valle d’Aosta per noi della Lega vale la volontà di costruire, siamo la prima forza politica regionale e non vogliamo basarci su interessi personali o di partito. Se ci sarà la possibilità di costruire e di cambiare le cose all’interno di un progetto che veda il centrodestra unito non escludiamo di poterlo prendere in considerazione.»

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