Centro lontra, Nivolet, turismo invernale Valsavarenche: i programmi dei candidati
Saranno 2 le liste in corsa a Valsavarenche domenica 13 novembre quando si voterà per il rinnovo del consiglio comunale. Il Comune è commissariato (amministrazione affidata a Tamara Lanaro, ex sindaco di Châtillon) dallo scorso mese di maggio, quando erano andate a vuoto - non avendo raggiunto il quorum del 50 per cento più 1 - le elezioni alle quali si era candidata una sola lista, guidata da Stefano Cerise. Ora, con 2 liste, non vi sarà più la necessità del raggiungimento di un quorum.
Si ripropone la lista numero 1 «Valsa 4.0.61» che candida a sindaco Stefano Cerise, ispettore del corpo di sorveglianza del Parco del Gran Paradiso, affiancato come candidato vicesindaco ancora da Andrea Benedetti, gestore del Rifugio Federico Chabod e delegato del Gruppo Rifugi Alpini in seno all’Adava. Con loro sono candidati consiglieri Josianne Degioz, Sara Viola, Giovanni Medas, Stefano Marangoni, Didier Fiou, Alice Tomasoni e Martina Di Fede.
La lista numero 2 «Ouhaentse-Pour notre pays» propone a sindaco Roger Georgy - tecnico comunale proprio a Valsavarenche - e a vice Lina Peano, sindaco del paese dal 1997 al 2007. Nella squadra vi sono anche Nadir Vuillermoz, Luigino Jocollé, Gisèle Clos, l’ex vice sindaco Luca Solferino, Claudio Vicari, Coralie Vicari, Stefano Chabod e Teo Dayné.
Per entrambi i candidati tra i progetti da portare avanti nei prossimi anni vi sono la riqualificazione del pianoro del Nivolet, la passerella del «centro lontra» di Rovenaud e lo sviluppo turistico invernale.
«Ci troviamo di fronte a un periodo difficile con cambiamenti climatici in atto e con il problema dell’acqua che bisognerà assolutamente affrontare. - afferma Stefano Cerise - E’ opportuno che vi siano idee e progettualità altrimenti si perdono quei treni che abbiamo visto arrivare senza preavviso e passare senza che nessuno della precedente legislatura sapesse o volesse prendere al volo. Sto parlando dei bandi per il clima che altri Comuni, soprattutto del versante piemontese, sono stati più bravi di noi a sfruttare, mentre noi che siamo completamente dentro il Parco abbiamo preso le briciole. E dobbiamo fare qualcosa, assolutamente, per il rilancio del turismo invernale: abbiamo piste di fondo a 2mila metri di quota, sulle quali sono necessari dei ragionamenti con una valutazione attenta di costi e benefici perché non si può non tenere conto di problematiche anche legate alla scarsità d’acqua che portano a pensare alla necessità di realizzare dei bacini artificiali da usare non solo per il turismo, anche per l’agricoltura. Per poter rilanciare fortemente la Valsavarenche ci sarà bisogno di professionalità in ogni campo, quindi nel nostro programma abbiamo inserito un tavolo permanente per venire incontro alle esigenze di tutti».
«Per presentarci nel migliore dei modi agli elettori - afferma l’altro candidato sindaco, Roger Georgy - abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare. La scommessa è puntare sulla continuità con l’Amministrazione comunale uscente. Vi sono diversi progetti in dirittura d’arrivo, a partire dalle gare d’appalto per il pianoro del Nivolet, e poi la passerella del “centro lontra” e la manutenzione dell’alpeggio Djouan. Non vogliamo spostare le somme dedicate alla programmazione già impostata, per vedere realizzate queste opere importanti. Bisogna portare avanti idee e progetti coinvolgendo la popolazione nelle decisioni sulle attività che potrebbero aiutare lo sviluppo del paese: sport, agricoltura, turismo. A cominciare dal potenziamento della nostra vallata nel periodo invernale. Io e la mia squadra siamo pronti a lavorare per Valsavarenche, anche qualora non fossi eletto sindaco. Sono sereno: potendo contare sulla mobilità e quindi sulla prospettiva di poter lavorare in un altro posto, so che potrei fare opposizione con tranquillità».