Cena offerta dalla Cva ai giornalisti, il sindacato bacchetta Chiara Minelli

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L’Associazione Stampa Valdostana interviene dopo il dibattito - definito in una nota «A tratti surreale» - che si è svolto nell’ultimo Consiglio Valle. «Durante la presentazione di un question time, - ricorda l’Associazione Stampa Valdostana - le consigliere di Progetto Civico Progressista hanno sostenuto che la Cva - Compagnia Valdostana delle Acqua spa, colosso energetico della Regione - cerchi una presunta captatio benevolentiae per “addomesticare” i giornalisti, offrendo loro una cena durante la quale porre domande ai vertici dell’azienda». L’Associazione Stampa Valdostana commenta: «Riconosciamo per primi di vivere un periodo complicato, fatto di precariato, di contratti pirata e di incertezze che pesano sul futuro di molti colleghi, soprattutto dei più giovani. Ma pensare che una cena possa condizionare il lavoro dei colleghi significa avere una valutazione della dignità e della professionalità dei giornalisti molto bassa». Sempre secondo l’Associazione Stampa Valdostana «Ancora più surreale è stata la risposta del presidente della Regione Renzo Testolin che, leggendo quanto scritto dalla Cva stessa, ha riportato che “la società evidenzia che si tratta di iniziative che rientrano in una tipica attività di relazione esterne di un grande gruppo industriale che si circostanza con interlocuzioni con gli stakeholders (i portatori d’interesse, ndr) tra i quali rientrano i rappresentanti del mondo della comunicazione del territorio di riferimento». Anche su questo aspetto, l'Asva - sindacato unitario dei giornalisti valdostani - precisa che «I giornalisti e i rappresentanti del mondo dell'informazione non sono portatori d’interesse di nessuno, tantomeno della Cva». L’Asva ritiene grave «Insinuare che ci possa essere un interesse personale o un secondo fine nel raccontare le attività di un’azienda. Non più dell'interesse generale della comunità valdostana e del diritto di essere informati sull'operato di un'azienda pubblica».

Chiara Minelli: «Mai valutato bassa la professionalità dei giornalisti»

«In riferimento alla nota di Asva a commento della question time del nostro gruppo, discussa in Consiglio regionale la scorsa settimana, riguardante le sponsorizzazioni di Cva e il recente invito a cena “A' table avec Cva”, si precisa di non aver né pensato né inteso esprimere “una valutazione molto bassa della professionalità dei giornalisti”». Così la consigliera regionale Chiara Minelli di Progetto Civico Progressista dopo la presa di posizione sul tema del sindacato dei giornalisti valdostani Asva. «A differenza di Cva (il presidente Testolin in risposta alla question ha infatti letto in aula una sua nota) - scrive Chiara Minelli - non riteniamo affatto i giornalisti valdostani degli “stakeholders” della società, ma dei professionisti il cui obiettivo è fare informazione libera e plurale». Secondo Chiara Minelli «Evidentemente altri la pensano diversamente e vi considerano, appunto, degli stakeholders: segno che la loro opinione nei vostri confronti è sicuramente più bassa della nostra e che la nostra preoccupazione non era infondata. Vale la pena forse di riportare la definizione del termine stakeholder, dall'enciclopedia Treccani: “Soggetti, individui, organizzazioni attivamente coinvolti in una iniziativa economica, il cui interesse è negativamente o positivamente influenzato dal risultato dell'esecuzione, o dall'andamento, dell'iniziativa e la cui azione o reazione a sua volta influenza le fasi o il completamento di un progetto....”. Portatori di interesse quindi? Proprio no».

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