Castello giudiziario, il Sindaco: «Aspettiamo una risposta della Regione, che può far valere il diritto di prelazione»
«Stiamo aspettando una risposta da parte della Regione, che potrebbe far valere il proprio diritto di prelazione come vuole la prassi in caso di beni artistici, in modo che il castello giudiziario di Derby resti di proprietà pubblica. Da parte del Comune, potenzialmente interessato alla struttura, non vi è la capacità finanziaria per l’acquisto, né per la ristrutturazione».
Parole del sindaco di La Salle Loris Salice in merito alla trattativa, secondo indiscrezioni più che avviata, per la cessione del castello a un privato. Un imprenditore valdostano. Proprietaria, al momento, è la Parrocchia di Derby, che ha ereditato la struttura appartenuta a Giuseppe Villaret che in tempi abbastanza recenti l’ha valutata intorno ai 600mila euro. Il castello giudiziario in epoca medievale era il centro giurisdizionale della signoria ecclesiastica di Derby. Costruito nel XIII secolo, in origine apparteneva ai Capitoli di Aosta della Cattedrale e della Collegiata dei Santi Pietro e Orso.
Raggiunto telefonicamente, il parroco don Paolo Viganò non conferma né smentisce l’esistenza di una trattativa con un possibile acquirente privato. Quindi non è dato sapere se esista un’offerta concreta. Il castello si presenta con una struttura massiccia a pianta quadrata, di tre piani. Sono visibili i resti di una cinta muraria con torretta angolare a sezione circolare che presenta alcune feritoie. In origine le torrette sospese erano probabilmente due.
«La Regione ha già effettuato un rilievo a nuvola di punti, ovvero con il laser scanner, per avere contezza di spazi e volumi della struttura, anche per capire più di preciso il quadro generale e le operazioni strutturali da effettuare» aggiunge il sindaco Salice. «Questa analisi è propedeutica a tutte le valutazioni del caso poiché si tratta di una struttura da mettere in sicurezza. Il Comune sarebbe disponibile a compartecipare. Sarebbe importante riuscire a trovare fondi europei o capire se l’acquisto potrebbe essere sostenuto dal Piano nazionale di resilienza, che sta prendendo forma in questi giorni».