Casinò, sull’accordo ponte per il 2024 referendum da venerdì 15 a lunedì 18

Casinò, sull’accordo ponte per il 2024 referendum da venerdì 15 a lunedì 18
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Non riprende nel modo migliore la trattativa sindacale per giungere a un contratto collettivo di lavoro unico, a partire dal prossimo anno, per i dipendenti dell'unità produttiva gioco del Casinò di Saint-Vincent.

Le sigle sindacali Slc Cgil, Savt Spettacolo, Uilcom, Snalc e Ugl Terziario Vda /Ulas hanno infatti comunicato «formalmente» all'amministratore unico Rodolfo Buat «l'apertura dello stato di agitazione del personale della Casa da gioco in merito al percorso della stesura del nuovo contratto collettivo aziendale, momento cruciale per il futuro dei lavoratori, in quanto ad oggi non riscontrano che vi siano i presupposti per un confronto proficuo e produttivo». La messa a punto del nuovo contratto, quello che sarà valido dal 2025, rappresenta una sfida per il futuro della casa da gioco, tornata in attivo nel 2023.

Manca la firma della Fisascat Cisl, che non ha aderito: «Prima di dichiarare lo stato di agitazione - dichiara Henri Dondeynaz, segretario regionale del sindacato di categoria - riteniamo opportuno sederci al tavolo con l'azienda, fare le richieste e ascoltare le risposte. Solo a questo punto, se non siamo soddisfatti di quanto ci riferisce l'azienda, dichiariamo lo stato di agitazione, ma questo è uno stato di agitazione preventivo in quanto stamattina c'è stata solo una prima riunione ufficiale con l'azienda e non c'è stata finora nessuna richiesta».

Diversamente da quanto hanno fatto le altre sigle sindacali, la Fisascat Cisl ha invece firmato il verbale di accordo sull'accordo ponte che sarà valido per il 2024 per i dipendenti dell'unità produttiva giochi. Una scelta che il delegato Henri Dondeynaz spiega come «uno scatto in avanti, per uscire dalle ambiguità di altre sigle sulla consultazione dei lavoratori». La Fisascat Cisl infatti ha ritenuto l'accordo raggiunto valido, sebbene restituisca solamente in parte ai lavoratori quanto, in termini di risorse e ferie, era stato sacrificato con l'accordo del febbraio 2019 e ha preso le distanze dal referendum (sul quale era inizialmente d'accordo) «soprattutto dopo che durante la riunione mattutina» di mercoledì scorso, 28 febbraio, «sono emersi alcuni distinguo da parte di altre sigle circa la volontà di firmare anche dopo una consultazione referendaria che avesse esito positivo» precisa Henri Dondeynaz. A tale proposito, al termine dell'assemblea pomeridiana di mercoledì scorso, con i lavoratori, le altre sigle sindacali hanno deciso di sottoporre l'ipotesi di accordo a consultazione referendaria. Il referendum si terrà in quattro giornate a metà marzo, da venerdì 15 a lunedì 18.

Il cosiddetto accordo ponte è il contratto relativo al solo anno 2024, ultimo della fase concordataria per la casa da gioco di Saint-Vincent.

Prevede una «una tantum» al posto della quattordicesima mensilità e 6 giorni di ferie rispetto ai 12 congelati all’inizio del concordato. Un accordo del valore di circa 3mila euro per ogni dipendente.

A inizio febbraio, i dipendenti del Casinò - 306, fra tempi indeterminati, determinati e somministrati - avevano respinto la proposta avanzata dall'azienda su permessi, premialità e ferie, chiedendo delle modifiche.

«Con il referendum si chiede semplicemente se si accetta o no l’offerta dell’azienda. Non viene proposta un’alternativa. Allora che senso ha?» domanda Henri Dondeynaz.

«Si tratta semplicemente di una scelta di democrazia. - riferisce Claudio Albertinelli segretario generale del Savt - Così come anni fa la prima decisione su questa situazione era stata adottata dopo un referendum aziendale, allo stesso modo è giusto che questa nuova proposta sia sottoposta al vaglio dei lavoratori. Con questo non voglio dire che è la proposta migliore. Ritengo semplicemente che è giusto che siano i diretti interessati a esprimersi su una questione che li riguarda. Per il resto, non dobbiamo distrarci da quella che è la partita vera, quella del contratto che dal 2025 in poi deve restituire dignità ai lavoratori».

Febbraio più 26 per cento Il mese di febbraio al Casinò di Saint-Vincent si chiude con un incasso di 5.676.371 euro, circa il 26 per cento in più rispetto a febbraio 2023 (più 1.200.253 euro): le slot machine fanno registrare una crescita del 17 per cento degli introiti mentre i giochi da tavolo incassano 2.438.447 euro (più 42 per cento). Gli ingressi sono stati pari a 25.516, il 6 per cento in più sullo stesso mese del 2023. A gennaio e febbraio il progressivo introiti lordi è pari a 11.598.672 euro, il 6 per cento in più rispetto al 2023, ripartiti in 5.122.025 euro ai tavoli da gioco e 6.476.647 alle slot machine. Gli ingressi al 29 febbraio 2024 sono 59.689, in crescita del 4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023. Riguardo al Grand Hotel Billia nel mese di febbraio 2024 gli introiti delle vendite dirette ammontano a 456.657 euro, il 12 per cento in più rispetto a febbraio 2023 e l'occupazione media delle camere è stata del 45 per cento. Anche l'andamento dell'offerta alberghiera conferma un trend positivo con ricavi da vendite dirette pari a oltre u1n milione di euro con un incremento sullo stesso periodo del 2023 del 27 per cento. L'occupazione media delle camere dall'inizio dell'anno è del 48 per cento mentre nel 2023 era il 46 per cento.

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