Casinò, si punta a ipotecare gli immobili «non strategici» per le garanzie alle banche
La situazione economico-finanziaria dell'azienda e le valutazioni della Regione sui bandi della società di gestione del Saint-Vincent Resort & Casino, scaduti a fine dicembre e messi in stand by dalla proprietà. Di questo si è parlato nella riunione che nel pomeriggio di ieri, venerdì 26 gennaio, ha messo di nuovo di fronte sindacati, proprietà e management del Casinò. La novità è che cambierà l'oggetto della garanzia della linea creditizia con le banche: lo diventeranno beni del Casinò come terreni, case e hotel non funzionali al «core business» della Casa da gioco. L'elenco comprende il tennis, l'Hotel du Parc, il Bon Souvenir, la Casa del Sole e il Cucciolo Due. Obiettivo: sbloccare le fidejussioni per l'esodo di cinquantuno dipendenti che avevano aderito alla Fornero. E’ stato inoltre annunciato lo sblocco dei tre bandi per le esternalizzazioni di marketing, slot e gioco online sospesi due settimane fa. I vertici della casa da gioco, prima di stipularli, dovranno sottoporre i contratti alla proprietà, cioè alla Regione.
«Il piano industriale - dichiara Claudio Albertinelli del sindacato Savt.- prevedeva che gli immobili eventualmente fossero utilizzati per abbattere il debito, non per ottenere la fidejussione, e peraltro il loro valore stimato è di tredici milioni di euro. Diventa difficile immaginare una prosecuzione dell'attività in queste condizioni. Ora si capirà che cosa diranno le banche, ma certamente c'è grande preoccupazione. Nessuno chiede un miracolo sul rilancio, perché sappiamo come è la situazione: sicuramente vogliamo la chiarezza sulla situazione finanziaria».
«Con questa operazione, al posto della fidejussione che scadeva il 31 dicembre scorso - dice il presidente della Regione Laurent Viérin - proponiamo una nuova formula: responsabilizzare l’azienda dandole la facoltà di mettere a garanzia i beni che non utilizza. Nell’incontro abbiamo chiesto alla dirigenza di portarci con certezza, alla luce di questa novità, la situazione finanziaria per chiudere la parte di messa in sicurezza dei conti - che non era terminata come si diceva - e per vedere quel piano di rilancio che ora deve dare i suoi frutti».