Casinò, la Regione chiede un incontro al Governo

Casinò, la Regione chiede un incontro al Governo
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Nonostante i rigidi protocolli adottati, gli investimenti fatti, il documento congiunto delle tre proprietà inviato al premier Giuseppe Conte e al ministro Roberto Gualtieri, oltre che ai capigruppo parlamentari, la decisione del Governo in merito ai casinò è stata quella di confermare le precedenti disposizioni, vale a dire la proroga della sospensione della loro attività fino a venerdì 5 marzo. Una decisione, formalizzata nel Dpcm entrato in vigore sabato scorso, 16 gennaio, che scontenta gli enti di riferimento, come la Regione, proprietaria del Saint-Vincent Resort & Casino e già in frizione con Palazzo Chigi su altri temi come la «legge anti Dpcm».

«Viviamo in un Paese ormai grottesco e senza più decisioni in tempi certi e concordati» dichiara Luciano Caveri assessore regionale alle Società partecipate. «Bisogna avere qualche certezza anche per il futuro delle Case da gioco, che saranno importanti solo per certe zone geografiche, ma sono e restano un caposaldo per il gioco legalizzato. Le misure di sicurezza previste nei Casinò sono serie e ben studiate e bisogna tenerne conto, visto che oggi figurano a rischio medio-alto e questo è assai discutibile. Così come appare incredibile questa logica dei confini regionali: specie in una regione piccola come la nostra e nel caso specifico senza clientela piemontese e lombarda come si fa a ripartire? Abbiamo chiesto al senatore Albert Lanièce di incontrare il Governo sul Casinò - conclude l’assessore Luciano Caveri - sulla base di un documento che abbiano scritto con Venezia e Sanremo».

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