Casapound «ha triplicato» Frammentazione a sinistra
«Il bilancio per noi è positivo. Abbiamo triplicato i consensi piu o meno dappertutto, ad Aosta quasi il quadruplo». E’ soddisfatto Lorenzo Aiello, candidato alla Camera di Casapound. Ha portato a casa 1.205 voti, l’1,82 per cento, 2 consensi in meno del suo compagno di partito Sonny Perino, candidato di Casapound al Senato. «Con tutto il battage mediatico sull’antifascismo al quale abbiamo assistito nei giorni scorsi - aggiunge Lorenzo Aiello - posso dire che ci è andata bene. Anche contro il famoso discorso del voto utile, che per noi è una truffa. Basta vedere i risultati conseguiti dai Cinque Stelle e dalla Lega. Le elezioni regionali? Ci stiamo ragionando. Non mi voglio sbilanciare, prenderemo una decisione nei prossimi giorni».
Dall’altra parte del campo politico, nella galassia di sinistra si è mossa Chiara Minelli, candidata alla Camera di Risposta Civica, partito con il quale ha ottenuto 5.533 consensi, pari al 3,95 per cento. «Siamo contenti del fatto che in poco tempo, ovvero da quel 16 di gennaio in cui abbiamo deciso di presentare la nostra lista civica, siamo riusciti a raccogliere il 4 per cento, senza avere nessun appoggio nazionale e nemmeno il traino regionale. - racconta Chiara Minelli - Niente male per essere una forza assolutamente neonata: si tratta di un buon risultato contando solo sulle nostre forze. Si poteva fare meglio avendo più tempo a disposizione, riuscendo a coprire di più tutta la Valle d’Aosta con la campagna elettorale. Il progetto è stato conosciuto grazie all’azione che abbiamo promosso individualmente e tramite le tribune elettorali. Per il resto devo dire che gli organi di informazione non ci hanno offerto tanta visibilità. E poi “scontiamo” la concorrenza di Potere al Popolo, che come noi ha “pescato” nell’elettorato progressista a sinistra. E’ la conseguenza della frammentazione: noi avevamo presentato un progetto aperto a tutti, che inizialmente aveva pure raccolto l’interesse di chi poi ha aderito a Potere al Popolo. Poi sappiamo come è andata. Per le elezioni regionali ci consulteremo con i nostri aderenti, - conclude Chiara Minelli - faremo le valutazioni del caso e decideremo».
«In primo luogo, ringraziamo tutti quelli che hanno creduto in Potere al Popolo. - affermano i due candidati Alexandre Glarey e Francesco Rappazzo - Il risultato valdostano è stato il migliore tra tutte le altre regioni. Quelli nazionali sono stati deludenti ma considerando lo stato della sinistra nel suo complesso, forse non lo è stato così tanto.Ci sono le condizioni per proseguire. C'è la necessità di farlo. Di fronte ad una situazione del paese preoccupante, in cui la Sinistra quasi scompare e nuove e vecchie destre si apprestano a governare. A livello regionale, non possiamo non notare il dato profondamente negativo della rielezione di Albert Lanièce, rappresentante di una politica vecchia e incapace, e la crescita della Lega. Siamo però contenti che sia stata eletta la prima deputata donna della storia regionale anche se appartenente ad un movimento che riteniamo a dir poco contraddittorio».
«Dai primi confronti con la base, - concludono - emerge la necessità di proseguire e rafforzare il progetto di Potere al Popolo VdA, attraverso una sua più continua presenza nella società, e la ricerca di una, per noi possibile, unità, o almeno di un coordinamento, con le altre forze alternative al sistema di potere tradizionale, anche in vista delle prossime elezioni regionali».
Soddisfazione pure da parte dell’esponente di un altro partito neonato: Annita Prezzavento che per il Partito Valore Umano ha ottenuto - candidata al Senato - 890 voti, sono invece 1.175 i consensi ottenuti dalla collega Daniela Glarey che il Pvu proponeva alla Camera. «Politicamente parlando esistiamo da poco più di un mese e mezzo - dice Annita Prezzavento - e siamo arrivati a fare questo risultato senza pubblicità. E’ il frutto del lavoro di un bel gruppo, che ringrazio, composto da persone che fanno parte della società civile e che non avevano a che fare con la politica. Ora continueremo a portare avanti il nostro discorso etico. Trasparenza è una delle parole d’ordine e anche con questo messaggio con ogni probabilità ci candideremo alle elezioni regionali di maggio».