Caro energia, Confagricoltura: “Le imprese devono scegliere se indebitarsi o abbattere il bestiame”

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«Gli 8 milioni di euro stanziati dalla Regione a favore delle imprese per contrastare il caro energia sono un contributo importante; sono però necessari interventi strutturali che favoriscano il mantenimento e la ripresa delle attività produttive». Così Confagricoltura Valle d’Aosta, che in una nota sottolinea come l’aumento dei costi energetici, unito ai danni prodotti dalla siccità, costringerà a molte imprese a una scelta drammatica. «Le nostre imprese agricole di allevamento - dichiara Morena Danna, coordinatore di Confagricoltura VdA - sono costrette a scegliere se indebitarsi ulteriormente, oppure vendere parte degli animali, perché costa troppo mantenerli in stalla. In questa situazione tutti gli aiuti sono utili, ma servono impegni straordinari, perché i contributi una tantum non sono più sufficienti. Le imprese agricole hanno bisogno di poter programmare con chiarezza l'attività: le mandrie non si possono ricostituire da un giorno all'altro e senza un sostegno concreto che aiuti gli allevamenti a superare questa difficoltà c'è il rischio di veder decimato il nostro patrimonio zootecnico regionale, con gravissime ripercussioni su tutta la filiera, in particolare per la produzione di formaggi di qualità del nostro territorio, Fontina in primis».

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