Caro bollette, siamo già a cento milioni «Impatto eccessivo, possiamo fare poco»

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Trovare un'ancora di salvataggio per fronteggiare gli aumenti delle bollette dell'energia e del gas per le famiglie valdostane è un vero rompicapo. Della questione se ne sta occupando la commissione Sviluppo economico del Consiglio Valle, che giovedì scorso, 17 febbraio, ha ascoltato l'assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy, il direttore generale della Cva Enrico De Girolamo e il presidente della Deval Giorgio Pession.

Secondo una prima stima, non ancora definitiva, l'impatto del caro energia sulla popolazione valdostana si aggira sui 100 milioni di euro: «Analizzando nel dettaglio i dati presentati, valuteremo nei prossimi giorni come intervenire» afferma il presidente della commissione, Giulio Grosjacques. «Sicuramente non sarà semplice - aggiunge il consigliere dell’Union Valdôtaine - perché l'impatto finanziario è talmente alto rispetto al bilancio regionale che bisognerà studiare provvedimenti mirati per dare una risposta sostanziale alle famiglie, ma sarà un esercizio molto difficile».

Un altro dato da aggiungere sul tavolo delle trattative emerge dall'analisi degli aderenti all'iniziativa lanciata dalla Cva, che ha abbassato del 40 per cento la componente energia sulle bollette degli utenti domestici: «Purtroppo ad oggi - afferma ancora Grosjacques - vi sono circa 40mila utenze, quasi esclusivamente domestiche, che per motivi vari non hanno ancora attivato le procedure per beneficiare di questo importante sconto sulla componente energia della bolletta, che attualmente, a causa degli spropositati aumenti, pesa per circa l'80 per cento».

Sulla stessa linea anche l'assessore Luigi Bertschy: «Il Governo sta lavorando su questo dossier e abbiamo voluto condividere i dati con i consiglieri per creare consapevolezza da parte di tutti della problematica». E aggiunge: «L'intento è anche quello di informare sulle possibilità che già oggi sono a disposizione dei cittadini per ridurre l'impatto di questi aumenti oltre che di attivare un'eventuale possibilità di intervento, sapendo però che le nostre possibilità sono limitate a fronte di un impatto finanziario così importante».

Agricoltura in difficoltà

«Il caro energia e il balzo dei costi delle materie prime in questo momento si trasferisce a valanga sui bilanci delle nostre aziende agricole»: parole di Alessio Nicoletta, presidente di Coldiretti Valle d’Aosta.

La filiera agricola valdostana al momento pare reggere il colpo di più rispetto ad altre regioni italiane, ciononostante la situazione attuale non potrà essere sostenibile nel lungo periodo e mette a rischio le attività delle numerose aziende agricole valdostane che non hanno mai smesso di lavorare durante la pandemia.

Il fenomeno è confermato dall’analisi Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, che registra, per il settore zootecnico, un aumento medio dei costi di produzione (costi energetici e per l’alimentazione degli animali), del 7,4 per cento su base annua con una crescita particolarmente evidente nel mese di dicembre (più 13 per cento rispetto a dicembre 2020) con un inevitabile deterioramento della redditività del settore.

«Quello della zootecnia non è l’unico comparto a soffrire: dal nostro monitoraggio emergono sofferenze diffuse, in un momento delicato di ripartenza post pandemia, a causa dei rincari energetici, delle materie prime e dei mezzi tecnici che abbracciano il settore della viticoltura, dell’ortofrutta, della floricoltura e in generale dell’allevamento» sottolinea Elio Gasco, direttore di Coldiretti Valle d’Aosta.

Secondo Coldiretti Valle d’Aosta è indispensabile che i maggiori costi non gravino solo sulle spalle degli agricoltori o dei consumatori finali, ma che siano distribuiti e assorbiti da tutta la filiera distributiva.

Con l’obiettivo di affrontare, insieme alle istituzioni, questa situazione i vertici di Coldiretti Valle d’Aosta hanno incontrato nella mattinata di giovedì scorso, 17 febbraio, l’assessore regionale all’Agricoltura Davide Sapinet. «Abbiamo evidenziato all’Amministrazione regionale la situazione attuale e le nostre preoccupazioni per le ricadute che ci potranno essere sull’agricoltura valdostana, chiedendo di attivare al più presto dei tavoli di confronto dei diversi settori in cui trovare le soluzioni migliori per superare, senza troppi danni, questo difficile periodo storico» dichiarano ancora Alessio Nicoletta ed Elio Gasco.

«Durante l’incontro sono state poi anche evidenziate le problematiche legate alla gestione dei rifiuti aziendali per le quali occorre definire, con urgenza, delle soluzioni concrete, la sospensione dei pagamenti dei diritti sanitari - concludono - ed è stata sollecitata una rapida definizione dei pagamenti ancora in sospeso legati alla domanda unica 2021 e del verde agricolo delle annate pregresse».

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