Caro bollette: “Reintrodurre il Bon Chauffage, non bastano gli sconti”

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Per i sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e UilP è necessario che la Regione individui al più presto modalità per aiutare i cittadini, a partire da quelli più fragili, «ad affrontare la grave crisi economica e i pesanti rincari dei costi dell'energia che si traducono su bollette sempre più pesanti» si legge in una nota diffusa ieri, venerdì 25 febbraio.

I sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil sollecitano l'Amministrazione regionale ad un intervento. All'inizio dello scorso dicembre le organizzazioni avevano inviato al presidente della Regione Erik Lavevaz, all'assessore alle Politiche sociali Roberto Barmasse e a tutti i capigruppo del Consiglio Valle una lettera con la quale si chiedeva la reintroduzione per le fasce più deboli del contributo «Bon Chauffage» oltre alla possibilità di un incontro.

«Da allora nessuna risposta è arrivata. - prosegue la nota sindacale - Nel frattempo abbiamo capito da alcuni interventi, come quello dell'assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy in Consiglio Valle alla fine di gennaio, che di fatto si esclude il ripristino del "Bon Chauffage" perché "se vogliamo dare risposta a tutte le 61 mila famiglie valdostane che subiranno l’impatto del caro energia - ha detto l'assessore - le risorse da mettere in campo sono enormi". Già allora Bertschy ha annunciato che la Regione "ha iniziative in corso", ma arrivati quasi a marzo e con un contesto generale ulteriormente peggiorato non è ancora chiaro quali siano queste iniziative». I sindacati dei pensionati non ritengono sufficiente «invitare la popolazione ad affidarsi alle scontistiche Cva: servono misure strutturali ed è necessario che siano attivate per le fasce più deboli, pensionati e lavoratori».

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