Carenza idrica, al via trivellazioni da 350 metri nella piana di Aosta

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Due trivellazioni avranno lo scopo di determinare «l'assetto geologico e idrogeologico della piana di Aosta»: la prima prende il via in questi giorni in località Montfleury, «con un termine dei lavori previsto verso la fine dell'anno», ha spiegato lunedì scorso, 18 novembre, l'assessore regionale alle Opere pubbliche, territorio e ambiente, Davide Sapinet, durante la consueta conferenza stampa della Giunta per illustrare i principali provvedimenti adottati.

La seconda ha ricevuto il via libera proprio lunedì e riguarderà il territorio comunale di Pollein, con un altro «sondaggio geognostico profondo», in località Grand Place, che avrà lo stesso scopo.

Si tratta di uno «studio sulla falda acquifera della plaine di Aosta, particolarmente innovativo, e prevede una trivellazione che si spingerà fino a 350 metri di profondità» con «prospettive future per la crisi idrica che abbiamo visto in particolar modo negli ultimi negli ultimi anni», ha sottolineato Davide Sapinet. L'obiettivo, ha dichiarato il presidente della Regione, Renzo Testolin, è «definire con più precisione una fotografia delle potenzialità che il nostro territorio può avere, per garantire un futuro sereno da un punto di vista della presenza e della utilizzabilità della risorsa idrica».

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