“Carema in Valle d’Aosta? Facciamolo per le nuove generazioni” Giovanni Aldighieri: “Non pensiamo solo a vantaggi immediati”
«Posso capire che un privato cittadino ragioni più di pancia che di testa, guardando solo ai possibili vantaggi diretti e immediati come possono essere i buoni carburante o quelli per il riscaldamento, ma un amministratore pubblico deve essere lungimirante e pensare anche alle nuove generazioni». Così il sindaco Giovanni Aldighieri, nell’assemblea pubblica di giovedì scorso, 4 gennaio, ha indirettamente risposto alle impressioni - raccolte anche sul numero de La Vallée Notizie di sabato 23 dicembre scorso - di alcuni abitanti caremesi in merito al passaggio dal Piemonte alla Valle d’Aosta per dare seguito al referendum del 2007. «Innanzi tutto la situazione politica è cambiata: se in Regione Valle d’Aosta, dieci anni fa, il presidente Luciano Caveri si era detto apertamente contrario all’ingresso di Carema, presentando anche ricorso, poi respinto, alla Corte Costituzionale in merito al nostro referendum, oggi il dialogo con gli amministratori valdostani è molto più proficuo, a partire dall’incontro costruttivo con il presidente della Regione Laurent Viérin e con l’allora presidente del Consiglio Valle Andrea Rosset. - ha proseguito il sindaco Giovanni Aldighieri - Sul fronte piemontese, se dieci anni fa l’allora presidente regionale Mercedes Bresso non aveva mai accettato di incontrarmi, limitandosi a dichiararsi contraria sui mezzi di informazione, oggi Sergio Chiamparino, su sollecitazione sia mia che di Laurent Viérin, ha promesso un prossimo incontro». A parte il clima politico più favorevole - fra cui il precedente creato dal passaggio di Sappada dal Veneto al Friuli Venezia Giulia, che è stata l’occasione che ha spinto Aldighieri a tornare sul tema del referendum per portarne a compimento l’esito - a motivare maggiormente il primo cittadino caremese e la sua Amministrazione è il fatto che «Aosta è molto più vicina a Carema rispetto a Torino». Una vicinanza non tanto geografica quanto a livello di dialogo e di intervento diretto delle istituzioni. Senza insistere troppo sulle somiglianze linguistiche, culturali e paesaggistiche, già più volte sottolineate, Giovanni Aldighieri ha puntato l’attenzione sul diverso approccio dei due Governi regionali in tema di progetti e finanziamenti europei: «Mentre la Regione Valle d’Aosta formula in prima persona progetti da candidare per finanziamenti europei, rendendone poi partecipi i Comuni, la Regione Piemonte è concorrente sleale dei Comuni, come nel caso del finanziamento europeo da un milione quattrocentomila euro che avevamo ottenuto nel 2007 per il restauro di Gran Masun, che stiamo faticosamente portando avanti ora. All’epoca la Regione Piemonte ci aveva girato solo duecentocinquantamila euro, trattenendo il resto dei fondi europei per coprire il buco economico sui trasporti. E, così come la Regione Piemonte, anche la Città Metropolitana di Torino ha mostrato tutte le proprie lacune e inefficienze, non essendo in grado, priva com’è di risorse e personale, di occuparsi dei problemi di tutti i suoi trecentodiciotto Comuni». Anche nell’ottica di futuri accorpamenti forzati fra piccoli Comuni per raggiungere unità di ventimila o venticinquemila abitanti, per Carema sarebbe preferibile unirsi a Pont-Saint-Martin, dove già buona parte degli abitanti caremesi risiedono e usufruiscono dei servizi, piuttosto che agli altri piccoli centri dell’alto Eporediese. «Non dimentichiamo poi che circa i quattro quinti dell’attuale territorio di Pont appartenevano a Carema fino all’epoca del fascismo, poi sottrattici privandoci di fatto di notevoli possibilità di sviluppo. Nel dopoguerra, quando Carema ha chiesto la restituzione del territorio sottratto, la Regione Valle d’Aosta si è fortemente opposta, mentre non esisteva ancora una Regione Piemonte che potesse difendere gli interessi caremesi».
Durante la serata, prima della presentazione del notiziario sulla sessantacinquesima Festa dell’Uva e del Vino, il Sindaco ha comunicato le dimissioni da Vicesindaco e Assessore rassegnate per motivi personali da Sandro Gassino, che sarà sostituito da Fabio Peretto.
Giovanni Aldighieri ha poi illustrato i principali lavori effettuati nel 2017, numerosi malgrado i pressoché nulli trasferimenti statali, la cronica carenza di personale e una burocrazia sempre più stringente. Sono stati completati le barriere e l’arredo urbano in prossimità della rotatoria, conclusi i lavori di difesa spondale sulla Dora trascinatisi dal 2014 (con trecentomila euro dall’Aipo e diecimila di fondi propri), realizzati i marciapiedi fra via Montiglieri e il confine con la Valle d’Aosta e ritinteggiati gli esterni della scuola e del municipio. Si è restaurata la cappella di via Croce grazie a diecimila euro dalla Fondazione Crt e si è realizzata la nuova piazza Caduti di Nassiriya. Si è inoltre sostituita la cartellonistica valorizzando maggiormente i beni culturali presenti in paese e si è assegnata con gara la gestione del bar dell’area sportiva, la cui realizzazione negli anni passati, recuperando gli inutilizzati spogliatoi, si è rivelata lungimirante e riqualificante per l’intera area. Si stanno completando in questi i giorni gli interventi sull’illuminazione pubblica in via Torino, sulla Statale 26 e sulle vie laterali, sostituendo le vecchie lampade con altre a risparmio energetico, mentre proseguiranno anche nel 2018 i lavori a Gran Masun, dove l’apertura del punto informazioni dovrà avvenire, malgrado qualche intoppo creato da un’impresa appaltatrice, entro aprile come richiesto all’ottenimento di un finanziamento sul Psr; i prossimi interventi previsti sono la realizzazione delle scale esterne e l’allestimento museale della prima sala, grazie a sessantatremila euro ottenuti nell’ambito di un progetto Alcotra che vede Carema come partner. Per evitare che l’avanzo di amministrazione fosse congelato, come prevede attualmente la legge, sul finire del 2017 è partita la gara per centomila euro di asfaltatura delle strade comunali, lavori che inizieranno a febbraio al termine degli interventi di Smat per la collocazione di nuove valvole per il controllo della pressione e di Telecom per il passaggio della banda larga. Sono previsti per il 2018 anche la sistemazione del cortile della scuola, con la copertura dell’asfalto tramite gomma antitrauma, e interventi di tagli della vegetazione, disgaggio e monitoraggio del dissesto idrogeologico con fondi della soppressa Comunità montana. «Malgrado le difficoltà - ha concluso Giovanni Aldighieri - abbiamo lavorato tanto e bene, anche in sinergia con le associazioni. Fa piacere che sia nata una nuova associazione formata in gran parte da giovani, chiamata GioCare e presieduta da Oscar Mascia, e che il Complesso Bandistico di Carema abbia realizzato un calendario del 2018 con immagini scattate davanti ad alcuni monumenti del paese, valorizzati in questi anni».