Cantine Aperte, cresce l’attesa per un evento che finalmente ritorna nella sua data storica
Conto alla rovescia per Cantine Aperte, il grande evento dedicato al mondo del vino che finalmente quest’anno torna nella sua data storica, l’ultima domenica di maggio, un appuntamento che si attende ormai dal 2019. Domenica 28 enoturisti e appassionati potranno scoprire il mondo e la cultura del vino direttamente nei suoi luoghi di produzione durante la manifestazione organizzata dal Movimento Turismo del Vino, associazione no profit che quest’anno festeggia il trentennale dalla nascita. In Valle d’Aosta sono 8 le aziende che aderiscono: le Caves de Donnas, l’azienda Pianta Grossa di Luciano Zoppo Ronzero a Donnas, Chateau Vieux a Pont-Saint-Martin (la novità di quest’anno), Dino Bonin e La Kiuva di Arnad (che tornano dopo alcuni anni di assenza), l’Institut Agricole Régional e la Maison D&D di Aosta e La Source a Saint-Pierre. I vini in degustazione saranno accompagnati con prodotti gastronomici del territorio.
La giornata verrà allietata da musica e canti di gruppi jazz e folkloristici che, spostandosi di cantina in cantina, faranno da colonna sonora all’evento.
La formula è quella di sempre: dalle 10 alle 18 gli appassionati e i curiosi saranno accolti nelle varie cantine. E’ sufficiente munirsi di bicchiere e pochette nella prima cantina visitata (con un’offerta di 20 euro).
«Torniamo come Movimento Turismo del Vino a proporre un evento dopo il periodo della pandemia nella sua versione originale e nel periodo in cui è storicamente nata: sarà una sorta di ripartenza. - spiega Stefano Celi, referente dell’associazione per la Valle d’Aosta - Siamo fiduciosi che la gente apprezzerà lo sforzo ma è bella anche la gioia dei vignerons di aprire le loro cantine, di far degustare il frutto del loro lavoro. Siamo convinti che l’evento avrà un esito molto positivo: abbiamo riscontri interessanti, ad esempio di alcuni gruppi particolarmente numerosi che si sono già premurati di prenotare per poter effettuare le visite in cantina». Naturalmente la prenotazione non è necessaria per partecipare a Cantine Aperte: è invece indispensabile la curiosità di scoprire come nasce uno dei prodotti più importanti della nostra tavola.