Cantine Aperte: 400 enoturisti sono andati alla scoperta di 7 aziende
«E’ andata bene, abbiamo registrato una buona affluenza. Come lo scorso anno, erano presenti molti visitatori provenienti da fuori Valle e tante persone interessate che hanno acquistato vino». Così Stefano Celi, referente regionale di del Movimento Turismo del Vino, commenta l’esito dell’evento Cantine Aperte che si è tenuto domenica scorsa, 26 maggio, con 7 cantine partecipanti: le Caves Coopératives de Donnas, l’azienda Chateau Vieux di Pont-Saint-Martin, l’azienda vitivinicola di Dino Bonin e la cooperativa La Kiuva di Arnad, l’Institut Agricole Régional e la Maison D&D di Aosta e l’azienda La Source di Saint-Pierre. In tutte le aziende erano presenti anche stand di produttori gastronomici del circuito “Campagna Amica” di Coldiretti e in molte pure animazione musicale. Ovunque regnava l’allegria. Complessivamente sono stati distribuiti circa 400 bicchieri per le degustazioni: non sono più i tempi dei numeri record ma, secondo gli organizzatori, la manifestazione ha ancora la sua ragion d’essere. «Il sistema è cambiato: - riflette Stefano Celi - una volta non c’erano le aziende sempre aperte per le visite come è oggi. Tuttavia riteniamo che questa giornata sia comunque uno stimolo per quegli appassionati che non verrebbero altrimenti a visitare le nostre cantine, è sempre una bella occasione per farsi conoscere e sicuramente proseguirà». «Noi rimaniamo fedeli a Cantine Aperte. - dice dal canto suo Mario Dalbard, storico ex presidente delle Caves de Donnas - E’ un’occasione per presentarsi anche magari a chi comprava già il vino ma ci conosceva soltanto di nome. I visitatori possono parlare con i responsabili e programmare ad esempio future visite in vigna».