Campo di tiro a volo a Châtillon, prima della firma servono i soldi
La sezione valdostana della Fitav - Federazione Italiana Tiro a Volo aveva annunciato che tutto era pronto per la firma del protocollo di intesa con la Regione e il Comune di Châtillon per la realizzazione del nuovo campo di tiro a volo. Invece durante l’incontro in Regione di martedì scorso, 9 marzo, la firma non c’è stata.
«Due giorni prima della data fissata per il vertice abbiamo saputo che il protocollo d’intesa non si sarebbe firmato. - dice il delegato regionale della Fitav Marco Bianchi - Pare che non si possa siglare l’accordo finché non c’è la disponibilità di tutti i fondi. Era anche venuto su apposta il presidente nazionale, il senatore Luciano Rossi, che ha comunque potuto incontrare il presidente della Regione Erik Lavevaz e l’assessore allo Sport Jean-Pierre Guichardaz. Da parte loro c’è stata disponibilità, ci hanno garantito che metteranno tutto l’impegno per trovare le risorse necessarie. Certo che un po’ di delusione c’è. Le speranze io le ho sempre mantenute ma inizio ad essere stanco. Sono anni che se ne parla, che sembra che da un giorno all’altro ci sia la svolta e invece.... Nelle prossime settimane avremo comunque altri incontri in Regione».
«La cosa peggiore è che si rischia di perdere un’associazione sportiva che ha fatto la storia e che ha vinto tantissimo. - prosegue Marco Bianchi - All’incontro di martedì Luciano Rossi è stato incisivo: ha fatto capire chi siamo e cosa abbiamo fatto negli anni. Ha però detto chiaramente che se il campo non verrà costruito dovrà togliermi l’incarico di delegato regionale e perderemmo così la nostra autonomia che ci siamo conquistati nel 2004, quando ci siamo distaccati dal Piemonte. Sarebbe una grande amarezza pensando alla storia che la Valle d’Aosta ha in questo sport: un tempo c’era la gara dello stambecco d’oro a Saint-Vincent, che era conosciuta in tutto il mondo. Fondando la nostra sezione autonoma abbiamo potuto prendere dei contributi che ci hanno permesso di promuovere la nostra attività, creando anche una scuola per giovani, ma dal 2012 non abbiamo più un impianto, da quando sono stati chiusi quelli di Aosta e di Châtillon. Da allora è tutto un tira e molla. Nel frattempo abbiamo dovuto prendere in comodato d’uso un campo in provincia di Vercelli, ma non tutti gli appassionati sono disposti a spostarsi fino lì. Senza contare i turisti affezionati che erano abituati a coniugare la villeggiatura con la pratica del loro sport preferito e che da quando non abbiamo un impianto scelgono altre destinazioni. L’unica cosa che possiamo fare è sperare che tutto si risolva per il meglio e continuare a impegnarci».
«Il Comune di Châtillon approverà lunedì 15 marzo il bilancio che prevede gli oneri di esproprio dell'area. - assicura il sindaco di Châtillon Camillo Dujany - Il progetto ora è conforme al Piano regolatore generale comunale, quindi noi saremmo stati pronti per la firma».
A chiarire la situazione è il presidente della Regione Erik Lavevaz. «Non c’è stato nessun rinvio. - sottolinea il Presidente della Regione - Semplicemente non era prevista la sottoscrizione del protocollo d’intesa, che richiede dei passaggi formali che non sono ancora stati fatti. In effetti noi non abbiamo mai detto che si sarebbe firmato il protocollo. La volontà di andare nella direzione della realizzazione a Châtillon è assolutamente rimasta tale, dobbiamo solo fare i passaggi preliminari per firmare il protocollo, in primis mettere i soldi a bilancio».