Cambiano l’esame di maturità e l’Invalsi Sono state definite le prove di francese

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Si perfeziona, secondo lo Statuto di autonomia che prevede le «adaptations», anche la nuova maturità, che entra in vigore già dall'anno scolastico in corso e si aggiorna anche relativamente alle prove di francese in Valle d'Aosta. Lunedì scorso, 10 dicembre, il disegno di legge è stato approvato dal consiglio regionale, in seduta straordinaria, e martedì 11 hanno presentato le novità ai dirigenti scolastici, e ad un gruppo di docenti delle superiori, la dirigente tecnica del Ministero Diana Saccardi e il direttore dell'Invalsi Paolo Mazzoli, alla presenza del neo assessore regionale all’Istruzione Chantal Certan e del Sovraintendente agli Studi Fabrizio Gentile. Le prossime date saranno quindi - per gli studenti del quinto anno della secondaria di secondo grado - il mese di aprile per le prove Invalsi e giugno per l'Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo. La prova Invalsi prevede italiano e matematica, più inglese e, per i valdostani, una prova regionale di francese: le prove di lingue saranno valutate in base ai livelli del "Quadro comune europeo di riferimento per le lingue" e per il francese permetterà di ottenere una certificazione di livello "B2 - livello intermedio superiore" oppure "C1 - livello avanzato". Solo per quest'anno, le prove Invalsi non costituiranno requisito per l'ammissione all'esame finale. Cambiano invece le prove scritte, ce ne sarà una in meno. La prima prova resta quella di italiano, in cui le tipologie scendono da 4 a 3, con la scomparsa del saggio breve e del tema di storia: analisi del testo (2 tracce), testo argomentativo (3 tracce), riflessione su tematiche di attualità (2 tracce). L'obiettivo della prova è «accertare la padronanza della lingua italiana o della diversa lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato» e in quest'ottica si avranno criteri nazili, ha spiegato in Consiglio Valle il relatore della legge regionale Luca Distort (Lega VdA), con «la pubblicazione di quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle prove e di griglie di valutazione per l’attribuzione dei punteggi, al fine di uniformare i criteri di valutazione delle diverse commissioni di esame». La seconda prova scritta sarà quella di indirizzo, scompare quindi la terza prova multidisciplinare. Per la Valle d'Aosta, ha aggiunto Luca Distort, vi sarà «durante l’esame di Stato, una terza prova di francese le cui tipologie e modalità di svolgimento sono definite con decreto dell’Assessore regionale competente in materia di istruzione, da emanarsi entro il mese di agosto di ogni anno scolastico».

«Con questa legge - commenta l'assessore Chantal Certan - abbiamo adattato al contesto valdostano il nuovo esame di Stato. Si tratta di un modello che intende confermare la ricchezza e le competenze in lingua francese degli studenti valdostani, ma soprattutto vuole rafforzare il contesto plurilingue della nostra Regione. Bisognerà fare attenzione affinché il nuovo sistema sia applicato in modo graduale».

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