Calcio femminile: tre valdostane in serie C

Calcio femminile: tre valdostane in serie C
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Il calcio femminile è uno sport in questo momento più che mai à la une per l’apertura anche in Italia del professionismo in serie A, con ovvie ricadute nei campionati minori, una disciplina che in Valle d’Aosta ha sempre avuto grandi tradizioni con squadre come Aosta, Aymavilles e le celebri Violette protagoniste sino alla A interregionale ma anche a Verrès, Nus e Quart e giocatrici arrivate alla nazionale come Héléne Boniface o alla Juventus come lo stesso centravanti Margherita Brsic di Saint-Vincent (ex Empoli in serie A, ora prossima a firmare con il Genoa in B).

In serie C da qualche anno protagoniste sono le “orange” dell’Independiente Ivrea che dopo il buon settimo posto della scorsa stagione e con il nuovo mister Alessandro Di Bartolo hanno iniziato la preparazione a Frassinetto di Pont Canavese e a Romano Canavese. Del gruppo delle arancioni fanno parte da anni numerose valdostane e quest’anno sono rimaste il portiere Giorgia Mognol, 29 anni di Aosta alla sua settima avventura a Ivrea e alla 14esima stagione dopo aver difeso i pali di Aosta e Torino, l’esterno Francesca Baudin di Champorcher, 29 anni ex azzurra di fondo e campionessa mondiale under 23 ad Almaty in Kazakistan nel 2015, e Giada Bionaz, 19 anni centrocampista di Quart, alle quali si aggiunge Angelica Gunino, 18enne di Montjovet che giocherà nel campionato Under 19 delle eporediesi del presidente Roberto Tridello. “La scorsa stagione - sostiene Giorgia Mognol - abbiamo fatto un buon campionato prendendoci alcune belle soddisfazioni e girando in lungo e in largo la penisola, dalla Toscana a La Maddalena in Sardegna, e c’erano anche Sara Sterratino di Aosta che ha cessato l’attività e Alessia Ottolenghi di Fénis, oltre alla Gunino che ora giocherà nella squadra delle giovani.” Ma come è nata questa passione per i guantoni tra i pali? “Da 14 anni gioco con grande impegno - ricorda Giorgia Mognol - e mi è sempre piaciuto avere un ruolo particolare, diverso dalle altre della squadra, sono tifosa della Juventus e il mio idolo è rimasto Gigi Buffon, tra l’altro alleno i piccoli amici 2014 e 2015 dell’Aygreville e sono entusiasta di trasmettere l’amore per il calcio, quando vedi che i più piccoli ti ascoltano, ti seguono e poi migliorano sono soddisfazioni impagabili.”

Con 15 squadre al via, 2 retrocessioni e 1 o 2 ai play out l’obiettivo dell’Indipendiente è la salvezza, cercando di riconfermare quanto di buono fatto nella passata stagione. Da parte sua Francesca Baudin ha cambiato sport radicalmente ma la passione è sempre la stessa. “ Sono 2 discipline completamente diverse che richiedono comunque un grande impegno - sottolinea la “Buba” (soprannome in nazionale di fondo) di Champorcher, recentemente premiata a Chardonnay tra le glorie sportive del paese - e mi diverto molto a giocare a calcio, il gruppo è unito ed affiatato, abbiamo la possibilità di girare l’Italia e anche quest’anno saremo in Sardegna, in Liguria, in Lombardia e in tanti posti suggestivi da scoprire.”

Cambierà molto il calcio femminile con l’arrivo del professionismo in serie A? “Certamente - concludono Giorgia Mognol, Francesca Baudin e Giada Bionaz - perché molte giocatrici scenderanno dalla serie A in B e C e il livello del nostro campionato crescerà sicuramente e non di poco. Noi vogliamo comunque divertirci e fare bene a Ivrea con un ottimo gruppo.”

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