Buoni libro, i librai chiedono di tornare al passato

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Rilasciare i buoni libro in originale ai genitori. E’ quanto chiedono i librai/cartolibrai del SIL (Sindacato Italiano Librai), che nei giorni scorsi hanno incontrato la sovrintendente agli studi Marina Fey per «presentare alcune problematiche sorte durante le ultime forniture di libri scolastici con cedola, a settembre».

Con la pandemia i buoni libro venivano inviati via mail. Ora i librai/cartolibrai chiedono di tornare al passato. «Il libraio può così compiere al meglio le sue funzioni lavorative e amministrative prendendo in carico l’ordine e comunicando al genitore le tempistiche, le modalità di consegna e foderatura» spiega la Sil. «Questa richiesta è divenuta imprescindibile per il nostro lavoro e deriva da due fattori: ridare dignità al Buono libro medie e superiori che non è un foglietto che si può fotocopiare, inviare via e mail o attraverso altre forme, ma è da considerarsi come un voucher/assegno che la Regione elargisce alle famiglie per la fornitura di testi scolastici che in altre regioni invece devono pagare».

L’altra richiesta rivolta alla Sovrintendente riguarda il fatto che «tutti i libri scolastici (compresi quelli di francese) acquistabili vengano inseriti in cedola». Da parte dei librai invece l’impegno a «comunicare i testi per le medie e superiori di difficile riciclo in quanto non più ristampabili visto l’aumento importante del costo della carta».

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