Bufera sul PDHAE: via Daidola, torna Cretaz

Bufera sul PDHAE: via Daidola, torna Cretaz
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«Da parte mia non c'era nessun problema, questa cosa non si capisce, non ha un senso logico, non è calcio». Così Fabrizio Daidola, ex mister del PDHAE, cerca di trovare una motivazione per capire le ragioni del suo esonero dalla guida degli «orange», dopo la sconfitta di domenica scorsa, 26 settembre - seconda giornata di Serie D - per 3-0 a casa del «suo» Bra, la squadra che allenava la scorsa stagion. Tutti firmati da Vincenzo Alfiero i 3 gol: il primo al 3' su calcio di rigore, poi al 35' della ripresa e quindi al 42', di testa. «Questa partita l'abbiamo persa male - spiega Fabrizio Daidola - io non ero in panchina ed era una situazione particolare per il mio trascorso (Fabrizio Daidola ha allenato il Bra dal 2016 al giugno 2021, portandolo fino in Serie D, n.d.r.), ed alla fine ho fatto loro i complimenti perché hanno fatto meglio di noi, il calcio è anche questo».

”Serviva del tempo”

«Siamo partiti in ritiro in ritardo, l'11 agosto - aggiunge l'ex mister del PDHAE - con 15 giocatori che sono arrivati alla spicciolata e fuori condizione, una situazione che stavamo mettendo piano piano a posto, con un allenatore ed un metodo nuovo. Abbiamo vinto la prima di campionato, passato il turno di Coppa Italia con una delle squadre più titolate, poi capita uno scivolone, che ci può stare. La situazione era chiara per tutti, ci voleva del tempo, almeno 5 o 6 partite, per vedere determinati giocatori in condizione e che assimilassero in continuità certi concetti».

Quando è arrivata la notizia dell’imminente esonero di Fabrizio Daidola, il direttore sportivo Luca Cusano si è dimesso e poi, successivamente, si è interrotta la collaborazione col preparatore dei portieri Nando Madaffari e con il preparatore atletico Francesco Bertarione. Il benservito è arrivato anche per i giocatori Cosimo La Gorga, Michele Zinfollino, Yarik Frick e Pierluigi Cappelluzzo.

“Avevo alzato bandiera bianca”

Oggi, sabato 2 ottobre, sulla panchina del PDHAE - che nell'anticipo della terza giornata di campionato ospita la Sanremese, tra le candidate alla vittoria nel Girone A - torna Roberto Cretaz, che mercoledì scorso, 29 settembre, ha raggiunto un accordo biennale con la squadra del presidente Michele Patané, dopo che, alla fine della passata stagione, conclusa al terzo posto, aveva rassegnato le dimissioni, proprio in concomitanza con l'arrivo della nuova proprietà: «Arrivavamo da 19 mesi tirati ai 1000 all'ora - ricorda Roberto Cretaz - e ci stavamo giocando il campionato per andare in C. È stata una cosa molto stressante ed alla fine ho dovuto alzare bandiera bianca per riposarmi un po', non siamo delle macchine. Speravo di ottenere il patentino che mi manca, da agosto sono andato a vedere partite ed allenamenti e non nascondo che qualcuno mi aveva cercato. Io però in questo momento non posso andare troppo lontano e mercoledì scorso mi hanno chiamato dicendomi che il direttore sportivo (Luca Padovano, n.d.r.) stava rientrando e che avrebbero gradito che rientrassi anche io. Ci ho pensato ed eccomi qua».

Con Roberto Cretaz e Luca Padovano ci sarà pure - di nuovo - Gianni Cuc, che oltre ad occuparsi della Juniores Nazionale sarà allenatore in seconda, mentre è stato confermato il fisioterapista Tiziano Cattaneo. Il nuovo preparatore dei portieri sarà Gianni Violatti «e sto aspettando delle risposte per il preparatore atletico - racconta il nuovo mister - perché i "miei" sono impegnati in serie B ed in serie C e non posso chiamarli».

«Oggi metterò in campo la formazione migliore, - annuncia Roberto Cretaz - quelli che in questo momento possono dare qualcosa in più. Mi rendo conto che non è facile, quando si cambia allenatore dopo 2 partite c'è un problema di condizione mentale, però come ho detto anche ai ragazzi la stagione deve ancora cominciare, dobbiamo velocemente resettare quello che è successo, continuare quello che hanno fatto fino ad ora e poi dare un po' di entusiasmo, ed avere un po' di voglia di giocare a calcio. Abbiamo avuto poco tempo per lavorare tatticamente, vogliamo ripartire con idee e giocatori nuovi. Rispetto al passato sarà diverso, arrivando all'improvviso non sarà facile, però il nostro obiettivo resta cercare di fare dei punti».

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