Brusson, assolto per la moria di trote nel torrente nel torrente Messuère

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Il giudice monocratico del Tribunale di Aosta Marco Tornatore ha assolto martedì scorso, 16 marzo, Alberto Arditi, 59 anni, legale rappresentante della società idroelettrica Messuère energie di Issogne, dalle imputazioni di distruzione o deturpamento di bellezze naturali e di impedimento di controllo. L'accusa riguardava la moria di una sessantina di trote nell'agosto 2019 a Brusson, dopo la presunta messa in secca del torrente Messuère, da cui la sua azienda è autorizzata al prelievo. A causarla, secondo gli inquirenti, era stato il mancato rispetto del deflusso minimo vitale e durante un'ispezione del Corpo forestale per accertare questo aspetto si era verificata una piena del torrente, di qui l'ipotesi di impedimento di controllo. Una seconda accusa di distruzione o deturpamento di bellezze naturali riguardava un altro sopralluogo, del dicembre 2019, in cui i Forestali avevano trovato il torrente in secca. La Procura aveva chiesto in tutto 7 mesi di reclusione e 2.000 euro di ammenda. Era uscito dal procedimento facendo domanda di oblazione Savino Vacquin, presidente del Consorzio di miglioramento fondiario di Brusson, autorizzato al prelievo dal torrente per fini irrigui. Per lui la procura aveva chiesto l'emissione di un decreto penale di condanna (ammenda di 516 euro), per distruzione o deturpamento di bellezze naturali.

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