Bruno Platania, una vita per la Medicina
Per Bruno Platania la Medicina era una vera e propria ragione di vita, una vocazione che i suoi cari hanno voluto ricordare evidenziando sull’epigrafe “Medico Chirurgo”, anche se lui amava definirsi in particolare "Ortopedico". Era malato da tempo, ma viveva la sua patologia quasi facendo finta di nulla, sentendosi tutto sommato sempre in forma e non lamentandosi praticamente mai. Una brutta caduta ha fatto precipitare la situazione ed è mancato all’Ospedale regionale domenica 20 ottobre, all’età di 86 anni. Nato a Vittoria, nel ragusano, il 19 agosto del 1938, Bruno Platania, secondogenito del cavaliere Gioacchino, proprietario terriero ed imprenditore, e di Tina Fiaccavento, originaria di Pachino in provincia di Siracusa, e proveniente da una famiglia di medici di Catania. Prima di lui Tina aveva avuto Franco, mancato nel 2006, bancario a Torino dove tuttora vivono la moglie Nella e il figlio Maurizio, commercialista. Dopo il Liceo scientifico, Bruno Platania si era laureato all’Università di Catania e all'inizio degli anni Settanta andò a lavorare come ortopedico al Mauriziano di Torino. Giunse ad Aosta pochi anni dopo, dove fu primario del reparto di Fisiatria e Riabilitazione e conseguì anche la specializzazione in Medicina Legale con studio in via Abbé Petigat. Negli ultimi anni era stato direttore della clinica “Papa Giovanni XXIII” di Pianezza. Il 18 marzo 1971 sposò Maria Giuliana Indrio, conosciuta e stimata medico anestesista rianimatore all’Ospedale di Aosta, mancata all’età di 82 anni nel 2020, e dalla loro unione sono nati Marco, Daniela e Fabio. Le esequie del dottor Bruno Platania si sono svolte in forma privata al Tempio crematorio martedì scorso, 22 ottobre.