Borgofranco sotto choc per il suicidio di una ragazzina di 12 anni Gli inquirenti a caccia della tragica verità nelle chat del telefonino
«Il paese è sotto shock. Nell’ambito scolastico, anche nella didattica a distanza, il clima è pessimo, i bambini piangono al pensiero della loro coetanea scomparsa, gli amici e le amiche della squadra di pallavolo US Borgofranco stanno vivendo un momento terribile». Sono le parole del sindaco di Borgofranco d’Ivrea Fausto Francisca in merito alla tragedia occorsa alla ragazzina di dodici anni, residente in località Baio, che domenica scorsa, 14 marzo, si è tolta la vita, soffocandosi in casa con una cintura di un accappatoio legata a un mobiletto, senza lasciare alcun biglietto o messaggio a giustificazione dell’atroce atto.
Le prime indagini dei Carabinieri della stazione di Settimo Vittone e del nucleo operativo di Ivrea, intervenute per il sequestro del computer e dello smartphone della bambina, avevano indicato come pista privilegiata per spiegare lo spaventoso gesto quella del famigerato gioco-sfida del social Tik Tok, che già una giovanissima vittima aveva provocato a Palermo, o la causa di un ipotetico disagio esistenziale ma ulteriori approfondimenti sembrerebbero aver escluso queste ipotesi, incentrandosi invece sui rapporti della ragazzina con altre due compagne di un anno più anziane, entrambe residenti a Borgofranco, che avrebbero inscenato una sorta di macabro gioco a tre incentrato sull’idea del suicidio.
Ogni pista è ancora al vaglio, coperta ovviamente da segreto istruttorio.
Sono stati nel frattempo sequestrati i cellulari di tutte e tre le ragazzine coinvolte per ricostruire chiamate, messaggi, whatsapp.
La Procura di Ivrea ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio. Le indagini sono coordinate dal pm Daniele Iavarone, indirizzate anche ad appurare se altri personaggi esterni possano o meno essere collegati a questa terribile vicenda.