Borgofranco in festa per i 50 anni di sacerdozio del parroco don Arnaldo Bigio, il prete operaio

Borgofranco in festa per i 50 anni di sacerdozio del parroco don Arnaldo Bigio, il prete operaio
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Il Comune di Borgofranco d’Ivrea ha festeggiato domenica scorsa, 5 giugno, i 50 anni di sacerdozio di don Arnaldo Bigio, parroco del paese e di Baio Dora, con la consegna di una targa onorifica da parte dell’Amministrazione comunale. Durante la Messa a lui dedicata, il sindaco di Borgofranco Fausto Francisca ha espresso il sentimento di apprezzamento per l’operato del parroco condiviso da tutta la popolazione, del tutto concorde nell’evidenziare le sue grandi doti di generosità, partecipazione, magnanimità, comprensione delle problematiche messe in gioco dalla vita di tutti i giorni e capacità di offrire consigli adeguati per affrontarle nel migliore dei modi.

«Le prediche di don Arnaldo - ha sottolineato Fausto Francisca, dopo avere ricordato l’attività di operaio alla Olivetti San Bernardo e di provetto falegname intrapresa dal parroco prima della vocazione - non sono mai state barbose filippiche ma piuttosto un compendio di parole scelte accuratamente per costruire pensieri, in modo da suggerire indicazioni per superare le difficoltà esistenziali. A dimostrazione di questo, in tutte le parrocchie dove ha esercitato la sua missione ha sempre raggiunto una fama di grande protagonista della vita spirituale dei suoi parrocchiani».

Dopo 8 anni trascorsi alla guida della Parrocchia di San Lorenzo, a Ivrea, don Arnaldo Bigio, classe 1943 e originario di Chiaverano, si è insediato nel 2018 nelle comunità religiose di Borgofranco d’Ivrea, Baio Dora e Quincinetto, avendo presentato le dimissioni dalla parrocchia eporediese, in concomitanza con il compimento dei 75 anni di età. L’incarico, offerto dal vescovo di Ivrea monsignor Edoardo Cerrato, fu accolto con molto piacere da don Arnaldo, che ne ha preso le redini dopo la rinuncia per motivi di salute di don Leo Bovis.

Don Arnaldo Bigio ha scoperto la sua vocazione sacerdotale all’età di 29 anni, entrando in seminario nel 1972, dopo aver lavorato per 7 anni all’Olivetti di Ivrea come operaio falegname per la costruzione di modelli in legno impiegati per ottenere fusioni in ghisa per macchine utensili. Dal suo maestro don Luigi Bettazzi, caposcuola dell’inedita figura dei preti operai, ha ereditato la chiarezza e la concisione nel diffondere il messaggio evangelico. Dapprima vice parroco per 5 anni nella parrocchia di San Lorenzo, poi impegnato in una lunga serie di incarichi, tra i quali l’instancabile impegno nella Pastorale Giovanile della Diocesi d’Ivrea e la mansione di parroco di Romano Canavese, dal 1999 al 2005, infine nominato vicario generale in Valchiusella e in Valle Sacra. Nel luglio del 2010 il ritorno a Ivrea, dove è subentrato a don Renzo Gamerro alla guida della parrocchia di San Lorenzo, prima dell’attuale incarico di parroco di Borgofranco, Baio Dora e Quincinetto.

«Non sono venuto a far da padrone alla vostra fede, ma a collaborare alla vostra felicità»: questa fu la precisa dichiarazione d’intenti di don Arnaldo, che scelse le parole di San Paolo per presentarsi ai suoi nuovi parrocchiani.

Alla presenza del sindaco di Ivrea Stefano Sertoli e del sindaco di Chiaverano Maurizio Fiorentini, il primo cittadino di Borgofranco ha proposto la candidatura di don Arnaldo al Cavalierato della Repubblica, per il suo impegno sociale, assieme ai nomi di Amerigo Vigliermo, per il suo impegno nella cultura immateriale del territorio, e di Mario Benni, per la sua attività di presidente degli avvocati del Foro di Ivrea.

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