«Boom di speculazioni edilizie», lanciano l’allarme i Comuni di Courmayeur e di Valtournenche
«A Courmayeur ormai l'amministrazione per tutti i cittadini è una banda di palazzinari che lascia fare tutto, dove le speculazioni edilizie vanno avanti a spron battuto. Dove ogni anno ci sono 40-50 appartamenti che vanno sul mercato, situazione che non crea positività a nessuno, se non al soggetto che fa la speculazione edilizia. Questo in barba a tutto e a tutti i regolamenti».
Così il sindaco di Courmayeur, Roberto Rota, martedì scorso, 18 giugno, durante l'assemblea del Consorzio permanente degli enti locali della Valle d'Aosta, l'Anci regionale, che ha discusso le modifiche proposte dalla giunta regionale alla legga casa del 2009. La norma regionale, frutto di un'intesa Stato-Regioni, offre bonus volumetrici e procedure semplificate per interventi sul patrimonio edilizio esistente.
«Ormai sono 10-15 anni - ha aggiunto Roberto Rota - che abbiamo un qualcosa che va al di sopra di quello che noi riusciamo a controllare. Non abbiamo la gestione del territorio. Abbiamo 700 pratiche edilizie annue, con gli uffici tecnici che non riescono a dare risposte. Ormai si va in deroga su tutto. Non riesci a fare i controlli, non fai niente, qui c'è gente che si è fatta milioni di euro di utile senza averli potuti contestare. Quindi io mi aspettavo qualcosa di più».
Sulla stessa linea il Comune di Valtournenche, che comprende Breuil-Cervinia.
«Sicuramente - ha detto Massimo Chatrian, vicesindaco di Valtournenche - per gli altri comuni è un bene perché si invoglia a costruire, noi purtroppo ci troviamo veramente in difficoltà. Vediamo come sta crescendo l'edilizia, non si riesce più a stoppare chi costruisce, perché c'è veramente un boom di speculazione».
L'ostacolo maggiore sta «soprattutto nel riuscire a dare i servizi» richiesti. Secondo Roberto Rota, a Courmayeur «il paese è stato stravolto, confrontando una fotografia scattata dieci anni fa e una di oggi siamo di fronte a un altro paese. E le amministrazioni non hanno potuto dire nulla. Siamo in crisi su tutto, dagli acquedotti ai parcheggi».
In questa situazione «rischiamo di rovinare due stazioni importanti, perché paesaggisticamente iniziamo a vedere dei segni molto preoccupanti». Con la sola astensione dei sindaci di Courmayeur e Valtournenche, che chiedevano una presa di posizione più incisiva, i primi cittadini valdostani hanno espresso parere favorevole alla proposta di modifica avanzata dalla giunta regionale. Il Cpel ha sottolineato il «principio che l'autonomia dei singoli enti debba concernere ogni aspetto di regolazione e controllo del proprio territorio», evidenziando «la necessità di approvare una normativa ad hoc che consenta a ciascun Comune di definire eventuali bonus volumetrici inferiori rispetto a quanto previsto dalla legge».