«Bonus Entreprises», nel Bilancio l’impegno a finanziare le domande inevase

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La maggioranza Lavevaz, sotto esame ormai da tempo immemorabile, passa indenne anche il test del bilancio di previsione. Nella seduta pomeridiana di mercoledì scorso, 14 dicembre, dopo 2 giorni e mezzo di dibattito, il Consiglio Valle ha approvato la legge di stabilità regionale e il bilancio di previsione della Regione per il triennio 2023-2025.

Sulla legge di stabilità regionale, dei 12 emendamenti depositati in Aula, ne sono stati approvati 6. In particolare è stato accolto quello dei gruppi di maggioranza che indica, tra le priorità nell'attribuzione dell'avanzo di amministrazione 2023, il rafforzamento del «Bonus Entreprises». Ovvero il finanziamento delle oltre 900 richieste che non hanno trovato copertura: l'emendamento infatti definisce che l'avanzo di amministrazione 2022 sarà prioritariamente destinato ai «contributi una tantum a parziale copertura dei costi per investimenti in beni strumentali o in opere di adeguamento degli spazi funzionali all'esercizio dell'impresa, sostenuti dall'1 giugno 2022 al 15 novembre 2022». Per la precisione 941 domande che non sono state finanziate per mancanza di fondi, 14 milioni di euro che devono essere trovati nel corso del 2023.

Nello stesso emendamento pure i mutui agevolati a favore della prima abitazione e per il recupero di fabbricati nei centri storici, e gli investimenti per lo sviluppo degli impianti a fune. Approvati anche 4 emendamenti del Presidente della Regione (che recepiscono le richieste avanzate dal Consiglio permanente degli enti locali in materia di procedure concorsuali e di assunzioni negli enti locali), 1 dell'Assessore all'Istruzione (che autorizza il Conservatoire de la Vallée d'Aoste a procedere con una selezione pubblica per l'assunzione di docenti a tempo indeterminato - indicativamente 4 posti - a seguito di 12 pensionamenti). Respinti invece i 3 emendamenti dei gruppi Lega Vallée d'Aoste, Pour l'Autonomie e Forza Italia (contributo sperimentale "Naître Valdôtain" a sostegno della natalità; attivazione di una misura sperimentale per la promozione dei distretti del commercio per sostenere lo sviluppo di libere aggregazioni di imprese commerciali che operano in un determinato ambito; valutazioni in materia di entrate e tributi regionali) e i 3 di Progetto Civico Progressista (rideterminazione dell'addizionale regionale Irpef diversificando le aliquote per fascia di reddito a partire dai 15mila euro per dare sollievo alle fasce medie; equiparazione dell'indennità del Presidente del Consiglio a quella degli Assessori regionali).

L'Assemblea ha inoltre approvato 11 ordini del giorno sui 30 presentati, di cui 4 della Lega VdA (Bando Borghi, finanza locale e Imu, costi del teleriscaldamento, piccole stazioni sciistiche), 2 di Pour l'Autonomie (misure per l'evoluzione digitale della comunità valdostana, corso formazione agenti forestali), 3 di Progetto Civico Progressista (ampliamento Parco Mont Avic nel Comune di Fénis, acquisto treni, interventi su impianti a fune) e 2 di Forza Italia (ristrutturazione alloggi ERP e studio sull'evoluzione della spesa corrente 2019-2023).

Le risorse in bilancio

Le risorse disponibili in bilancio, al netto delle partite di giro e del fondo pluriennale vincolato, sono pari a poco meno di 1 miliardo e 582 milioni di euro per il 2023, 1 miliardo 441 milioni per il 2024 e 1 miliardo 412 milioni per il 2025. Il contributo alla finanza pubblica posto a carico della Regione è di 82 milioni per ciascuna annualità.

La spesa corrente per il 2023, al netto del contributo allo Stato, risulta pari a poco meno di 1 miliardo 200 milioni di euro (erano 1 miliardo 100 nel 2022), mentre gli investimenti previsti ammontano a 327 milioni di euro (247 milioni nel 2022).

Nel dettaglio, le spese per il 2023 riguardano: tutela della salute (23,61 per cento del bilancio) con 406 milioni 771 mila euro (più 44,5 milioni rispetto al 2022); istruzione e diritto allo studio con 213 milioni 970mila euro (più 7,5 milioni); trasporti e diritto alla mobilità con 125 milioni 409mila euro (più 25,5 milioni); relazioni con le altre autonomie locali con 122 milioni 935mila euro (più 10 milioni); politiche sociali e famiglia con 115 milioni 125mila euro (più 15 milioni); agricoltura, politiche agroalimentari e pesca con 26 milioni 783mila euro; sviluppo sostenibile e tutela del territorio e ambiente con 89 milioni 967mila euro (più 7 milioni); tutela e valorizzazione di beni e attività culturali con 44milioni 800mila euro (più 1,5 milioni); sviluppo economico e competitività con 40 milioni 385mila euro (più 3); politiche per il lavoro e formazione professionale con 35 milioni 657mila euro (più 11); turismo con 25 milioni 540mila euro (più 4,5); politiche giovanili, sport e tempo libero con 20 milioni 148mila euro (più 6,5).

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