Bonus aggiornamento, «Premiata l’azione di Savt e Snals: l’Assessore ha mantenuto le promesse»
Le segreterie regionali dei sindacati della Scuola Savt-École e Snals-Confsal, si legge in una nota, accolgono «con soddisfazione che nel Disegno di Legge regionale relativo al bilancio 2024 è prevista una modifica alla legge regionale 18/2016 - la «Buona Scuola» valdostana - con la quale si riconosce il diritto diricevere il bonus annuale di 500 euro per le spese di aggiornamento anche ai supplenti con nomina fino al 30 giugno» (vedi articolo a pagina 9).
I segretari dei due sindacati, Luigi Bolici (Savt) e Alessandro Celi (Snals), giudicano la proposta di modifica il coronamento della strategia condotta congiuntamente a favore dei diritti dei precari: «I ricorsi che abbiamo patrocinato a favore dei nostri iscritti hanno indotto l’assessore Jean-Pierre Guichardaz a proporre una soluzione meno onerosa per le casse regionali e più rispettosa della dignità dei docenti precari, in ossequio alla direttiva europea che prevede pari trattamento per i lavoratori a tempo determinato e a tempo indeterminato».
Nei mesi scorsi, numerose sentenze hanno visto soccombere l’Amministrazione regionale, condannate a riconoscere ai precari il diritto a ricevere il bonus e a pagare spese legali. Per questo motivo, già a luglio un primo provvedimento ha esteso ai precari l’erogazione del beneficio per gli anni scolastici dal 2016-17 al 2022-23. Mancava, però, un provvedimento che autorizzasse il versamento anche per i prossimi anni scolastici. «L’assessore Guichardaz si era impegnato a provvedere entro la fine dell’anno e così è stato. Riteniamo positiva questa soluzione - commentano i due segretari - e plaudiamo al rispetto della parola data da parte dell’Assessore. Ora auspichiamo che un’analoga soluzione venga applicata nei confronti di altri contenziosi che stanno determinando elevati esborsi a carico della Regione, come nel caso delle cause per il riconoscimento degli scatti di anzianità, i cui ricorsi in Cassazione sono stati tutti rigettati con condanna del ricorrente al pagamento delle spese legali».