Bomba d’acqua a Settimo, esplode la fogna
«Stiamo ancora valutando l’esatta entità dei danni inferti al paese dalla bomba d’acqua che si è scatenata su Settimo Vittone, facendo saltare la condotta fognaria con tutte le conseguenze derivate per le strade coinvolte, e attendiamo da parte della Smat le verifiche del caso quanto più definite possibile per valutare gli interventi da adottare: al momento le ispezioni sono state condotte solo in parte». Così si esprimeva Sabrina Noro, sindaco di Settimo Vittone, all’indomani del pesante evento meteorologico che ha colpito il territorio nel primo pomeriggio di sabato scorso, 24 luglio, quando un furioso temporale si è abbattuto in zona. Ancorché priva di grandine, la portata della precipitazione piovosa è stata assai violenta: l’esplosione delle condutture fognarie ha sconnesso l’intero tratto di via Castello, interessando la strada provinciale 72 che s’inerpica dalla Statale 26 sino a via Stampa, facendo saltare i chiusini dei pozzetti e sradicando dal suolo i cubetti di porfido. Via Castello, cedendo in un paio di punti, si è quindi resa impraticabile al passaggio sia dei veicoli che dei pedoni, bloccando i movimenti dei residenti di 2 palazzine e di altre abitazioni vicine. Fortunatamente, il fango fuoriuscito dalle tubature che si è riversato fin sulla Provinciale non ha impedito il flusso veicolare né bloccato la viabilità. Qualche preoccupazione ha destato anche il torrente Revalesio, al confine con il Comune di Nomaglio, ingrossandosi al punto da fuoriuscire dagli argini ma l’alveo del corso d’acqua si è ridimensionato non appena finito di piovere.
Una prima riunione tecnica per valutare l’entità dei danni e gli interventi da avallare si è tenuta già lunedì in Comune, alla presenza del personale della Smat e della città Metropolitana, ma, come già anticipato, bisognerà attendere ulteriori ispezioni per avere un quadro chiaro della situazione.
Poiché sono stati danneggiati circa 200 metri di fognatura in un tratto in salita, verosimilmente gli interventi avranno un costo non indifferente. «E’ compito della Smat capire come provvedere ai danni e poi pianificare le attività - continua il sindaco Sabrina Noro - Bisognerà puntare a un intervento risolutivo che contempli la soluzione al problema della rete fognaria e delle acque di versante per impedire che si ripetano fenomeni del genere in futuro. Poiché il tratto in questione è in pendenza e la cubettatura in pietra ha anche un suo pregio storico bisognerà ricorrere ad una manutenzione che tenga conto di tutte queste problematiche. Questo dovrà deve essere concepito per ottimizzare anche le infrastrutture come la roggia e il sistema di illuminazione. Non dovrà essere inteso quindi come una semplice riparazione a un danno subito bensì come un vero e proprio adeguamento e miglioramento delle strutture».