Bloccati su Cervino chiuso per frane Alpinisti prima salvati e poi denunciati

Bloccati su Cervino chiuso per frane Alpinisti prima salvati e poi denunciati
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Denunciati per aver violato l'ordinanza del sindaco di Valtournenche Jean Antoine Maquignaz che ha chiuso temporaneamente la via normale italiana alla vetta del Cervino a causa del pericolo di crolli. È accaduto a 2 alpinisti stranieri recuperati illesi ma sfiniti dall'elisoccorso poco sotto la cima, a 4.478 metri di quota.

L'intervento è scattato alle 18.30 di lunedì 29 agosto.

I 2, uno slovacco e una ceca, entrambi trentenni, hanno chiesto aiuto spiegando di non riuscire più a proseguire: si trovavano a quota 4.300 metri, al Col Felicité. Sono stati recuperati in elicottero dal Soccorso alpino valdostano e portati a Breuil Cervinia. Qui hanno trovato i militari del Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Cervinia.

Successivamente alle operazioni di identificazione ai fini del pagamento dell'intervento inappropriato - ovvero il salvataggio di persone illese -, i finanzieri hanno provveduto a inviare al sostituto procuratore di turno, Giovanni Roteglia, la denuncia per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità.

In precedenza si erano verificati altri 2 casi

E' la seconda denuncia di questo tipo: sabato 13 agosto era toccato a un polacco, soccorso da illeso dopo essere rimasto bloccato nella zona del Pic Tyndall a 4.241 metri di quota. Sabato 20 agosto altri 3 alpinisti dell'est Europa avevano invece fatto perdere le proprie tracce: avevano chiesto aiuto, per poi rifiutarlo, dopo aver trovato riparo nel bivacco Capanna Carrel, a 3.830 metri di altitudine.

Dopo il crollo di pietre e rocce dalla Testa del Leone di martedì 2 agosto, si era reso necessario evacuare 13 alpinisti che stavano scalando la montagna. Già da mercoledì 20 luglio le guide alpine hanno sospeso le ascese per il rischio di distacchi legato alla siccità.

Soccorsi inutili, incassati dall’Usl 250mila euro Ammonta a 210.242 euro l'introito per l'uso inappropriato del servizio dell'elisoccorso per il 2021 in Valle d'Aosta. Il dato è contenuto in una delibera pubblicata sul sito dell'Usl della nostra regione. Nel 2020 erano stati incassati 175.257 euro.

100mila euro saranno destinati al compenso del personale medico di elisoccorso, 39mila per finanziare la formazione obbligatoria per il personale sanitario e non sanitario impiegato nel servizio e 71.242 per l'acquisto di caschi e di un massaggiatore cardiaco con monitor-defibrillatori.

In base al tariffario, in caso di intervento inappropriato - ad esempio un alpinista bloccato in parete o un escursionista con attrezzatura inadeguata - la richiesta è di 800 euro per i cittadini iscritti al Servizio sanitario nazionale e fino a un massimo di 3.500 euro per gli stranieri.

La nube di polvere sollevata dall’imponente crollo di pietre e rocce avvenuto dalla Testa del Leone sul Cervino martedì 2 agosto

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