Bionaz, la neve “stoccata” servirà a coprire un chilometro di pista
A Bionaz prosegue il progetto di snowfarming iniziato nel 2022, ovvero lo stoccaggio della neve coperta da un apposito telo per garantire l’innevamento precoce e duraturo nell’arco della stagione per la pista di sci di fondo a Dzovennoz. L’obiettivo è di permettere ai giovani di allenarsi per prepararsi al meglio all’inizio di stagione nonché di attirare nuove squadre con ricadute positive sull’indotto del paese. «L’anno scorso abbiamo iniziato a stendere la neve sull’anello di fondo nella prima settimana di novembre, - commenta il sindaco Valter Nicase - ed ciò che faremo, condizioni meteo permettendo, anche quest’anno». Ma quanta neve si è conservata? «Dei 3.800 metri cubi che avevamo stoccato - calcola Valter Nicase - è stato perso il 33 per cento. Un risultato, tuttavia, in linea con le nostre aspettative, ovvero il 30 per cento. Un quantitativo che ci permetterà di innevare un chilometro di pista con uno spesso di circa 40 centimetri. L’anno precedente avevamo accumulato 4.300 metri cubi ma la perdita, a causa delle alte temperature, era stata più grande, pertanto alla fine il risultato è uguale. Il nostro sogno? Riuscire a fare un mucchio di neve tra gli 8 e i 10mila metri cubi. Questo ci permetterebbe di innevare 2 chilometri di pista con uno spessore di 60 centimetri». Il materiale di copertura della neve per impedire che si sciolga è un tessuto geotessile che ha 2 tipologie. A contatto con la neve e all’esterno è presente un telo più fine, in mezzo è inserito il vero e proprio isolante, spesso all’incirca 5 centimetri, a doppio strato. Il telo più fine misura circa 5.000 metri quadrati e 3.500 metri quadrati l’isolante. L’investimento ammonta a 60mila euro per il materiale, finanziati all’80 per cento dalla Regione. Ma attualmente quanto costa lo snowfarming? «Quest’anno nulla, - spiega il sindaco Valter Nicase - perché non abbiamo avuto spese per l’acquisto di materiale. Per stendere la neve il costo si aggirerebbe intorno agli 8mila euro, dato che è necessario impiegare 2 camion e un escavatore per 4 o 5 giorni. Però i camion li mette a disposizione gratuitamente l’Assessorato regionale dei Lavori pubblici e così pure ha fatto finora la ditta Alpiscavi di Doues per l’escavatore, anche se immagino che non potrà essere per sempre così, almeno per quanto riguarda l’impresa».