Bilancio regionale, nuovo «tesoretto» da 72 milioni. Però ai Comuni i soldi non bastano
Via libera da parte della Giunta regionale, nella seduta di lunedì scorso, 19 luglio, al secondo provvedimento di assestamento del bilancio di previsione della Regione per l'anno 2021 e di variazione al bilancio di previsione della regione per il triennio 2021/ 2023, che impegna poco più di 72 milioni di euro, vale a dire l'intera quota residuale dell'avanzo di amministrazione del 2020.
L’avanzo viene destinato principalmente ad interventi d’investimento, in totale 45.870.037 euro, che andranno in parte ad aggiornare anche il Programma regionale dei lavori pubblici ed il relativo elenco annuale.
Sono 10 i milioni di euro destinati all’ammodernamento e allo sviluppo degli impianti a fune e 3,3 milioni di euro per altri interventi di realizzazione e adeguamento di strutture ricreative e sportive.
Ammontano a 6,4 milioni di euro quelli impegnati nella viabilità stradale per la manutenzione di strade e ponti. Sono stanziati 3,7 milioni per interventi correlati alla difesa del suolo, finalizzati alla riduzione dei rischi idrogeologici, e 2,5 milioni per contributi ai comuni per interventi su infrastrutture idriche di interesse collettivo; 3,7 milioni di euro riguardano gli interventi a seguito di calamità naturali, per il sistema di Protezione civile e per l’ambiente in generale.
Circa 4 milioni vengono impegnati nell’ambito dell’edilizia scolastica e universitaria, per l’adeguamento e la messa a norma degli edifici scolastici ed il completamento del primo lotto del nuovo polo universitario.
Gli investimenti per il servizio sanitario regionale sono pari a 3,2 milioni di euro nel 2021 e contestualmente è stata proposta l’autorizzazione all’incremento delle risorse per la realizzazione del complesso ospedaliero «Umberto Parini», per 17 milioni di euro, recependo le indicazioni emerse nell’ordine del giorno del Consiglio regionale.
Sono, inoltre, previsti circa 2 milioni di euro per contributi finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche e acquisto di ausili per la disabilità e per la fornitura di arredi e attrezzature negli stabili destinati all’assistenza degli anziani e inabili.
Per lo sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare sono destinati 2 milioni di euro di investimenti attraverso l’incremento della quota regionale del PSR- FEASR 2014/2020 e 2 milioni di euro per la spesa corrente destinati ai contributi per la monticazione, alla gestione dei consorzi di miglioramento fondiario e al sostegno del pascolamento estivo.
Gli investimenti per le attività culturali, la valorizzazione dei beni di interesse storico e del turismo ammontano a circa 2,7 milioni di euro.
Lo sviluppo della digitalizzazione e della sicurezza informatica prevede un impegno di 1,1 milioni di euro, prevedendo il futuro sviluppo di servizi di innovazione tecnologica e comunicazione digitale nelle istituzioni scolastiche dipendenti dalla Regione.
La parte destinata alla spesa corrente è pari a oltre 26 milioni ed è destinata principalmente a finanziamenti di spese per interventi correlati all’emergenza epidemiologica e per alcune misure una tantum nell’ambito delle politiche sociali e famiglia, la disabilità, i minori e gli asili nido e all’inclusione sociale di soggetti in condizione di fragilità socio-economica.
Oltre 16,2 milioni di euro sono destinati ai trasferimenti correnti agli enti locali senza vincolo settoriale di destinazione. I fondi sono da destinare a spese correnti nonché a compensazione, anche parziale, delle minori entrate tributarie ed extra-tributarie che si registreranno nell’anno 2021 sui bilanci comunali, in conseguenza dell'emergenza epidemiologica e di eventuali agevolazioni tariffarie e tributarie deliberate dall’ente a favore dei propri utenti e contribuenti.
Ammontano infine a 7,5 milioni di euro gli interventi nell’ambito delle politiche sociali.
Sindaci «al limite»
Ammonta a 16,3 milioni la quota riservata ai Comuni valdostani prevista dal secondo assestamento del bilancio di previsione della Regione, che verrà varato nella seduta straordinaria del consiglio regionale di venerdì prossimo. 30 luglio.
«L'anno scorso avevamo portato a casa circa 27 milioni - afferma Franco Manes, presidente del Consiglio permanente degli Enti locali (Cpel), durante l'assemblea di questo pomeriggio - quest'anno ci sono 10 milioni in meno ma si tratta comunque di un risultato non scontato che siamo riusciti a portare a casa grazie alla nostra compattezza, una somma che ci permettte di continuare ad avere garanzie di risorse certe e strutturali e non a spot per la manutenzione dei nostri Comuni».
Le risorse verranno suddivise secondo le stesse modalità dello scorso anno: il 60 per cento sarà destinato alle parte non vincolata, il 40 agli investimenti. Il criterio ha suscitato qualche malumore tra i comuni più grandi e turistici, nello specifico Courmayeur e Aosta.
«Su 28 milioni di imposte pagate ne portiamo a casa 6 milioni, non potremo più garantire tutti i servizi» afferma il primo cittadino di Courmayeur Roberto Rota.
«Dobbiamo tenere conto che la situazione di alcuni Comuni valdostani è al limite e le risorse saranno sempre meno» risponde Franco Manes, che ha confessato di aver avuto nei giorni scorsi un colloquio informale con la Corte dei Conti.ì
Secondo il presidente del Cpel la vera sfida è far si che almeno il 50 per cento dell'extragettito Imu «Diventi una voce fissa destinata a noi nel bilancio della Regione», ma anche il quel caso «Dovremo rimanere uniti, sederci al tavolo e concordare dei metodi di riparto che non vadano ad aumentare il divario tra comuni ricchi, comuni poveri, grandi e piccoli, più o meno virtuosi» conclude Franco Manes.