«Bella ciao» sarà per sempre la colonna sonora della nostra democrazia

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Non è piaciuta alla Lega VdA la scelta della banda municipale di Aosta di suonare «a più riprese» la canzone «Bella Ciao» durante le celebrazioni del 25 aprile nel capoluogo valdostano.

Per questo è stata presentata un'interpellanza - firmata dai consiglieri Luca Distort, Raffaella Foudraz, Simone Perron e Paolo Sammaritani - che sarà discussa nella prossima riunione del Consiglio Valle il 10 e 11 maggio.

«Il momento celebrativo - sottolinea la Lega in merito al 25 aprile scorso - tra la deposizione della corona al Giardino della Rimembranza e il trasferimento, in corteo, in piazza Chanoux, per la deposizione della corona al Monumento del Soldato valdostano, l'alzabandiera e i discorsi istituzionali si è svolto in accompagnamento musicale, da parte della banda municipale, esclusivamente sul tema, ripetuto a più riprese, di "Bella Ciao", una canzone introdotta artificialmente nel repertorio partigiano, mentre si è omessa alcun'altra intonazione di ambito tematico».

«La data del 25 aprile si connota come festa nazionale della Repubblica Italiana - prosegue il Carroccio - per commemorare la liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista e costituisce un simbolo celebrativo che riveste il carattere di rappresentazione dell'intera nazione, delle sue istituzioni, dei corpi sociali che la compongono, sino ad ogni cittadino che si riconosce nella volontà di opporsi ad ogni forma di totalitarismo e, quindi, deve per sua natura possedere i caratteri di universalità di rappresentanza di un'intera nazione».

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