Batailles de reines, saltano i combats primaverili “Assurdo obbligare gli allevatori a fare i tamponi”

Batailles de reines, saltano i combats primaverili “Assurdo obbligare gli allevatori a fare i tamponi”
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«Sono molto amareggiato». Il presidente dell’Association Régionale Batailles de Reines Roberto Bonin non nascondeva il proprio disappunto nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 7 maggio, al termine del vertice che avrebbe dovuto decidere sulla partenza del concours 2021 dei combattimenti tra bovine. Gli appassionati si mettano il cuore in pace: per la primavera non se ne farà nulla. Il vertice di ieri si è infatti concluso con una fumata nera.

«La commissione di supporto sanitario ha chiesto, per dare il via libera all’inizio dei combats, che vengano effettuati i tamponi a tutti gli allevatori partecipanti non ancora vaccinati. - spiega Roberto Bonin - Capisco che ognuno fa il suo lavoro ma la ritengo una richiesta assurda. A maggio, alla vigilia delle inarpe, rischieremmo di fare bloccare aziende magari per dei casi di positivi asintomatici che oltretutto farebbero anche crescere i numeri generali rischiando di farci tornare in zona rossa. Abbiamo sempre detto che le batailles sono una manifestazione con un importante risvolto economico, adesso non possiamo correre il rischio di danneggiare economicamente i partecipanti».

«Avevamo redatto un protocollo molto serio, in cui si prevedeva di misurare la temperatura, mantenere le distanze, creare una zona chiusa controllata, monitorare gli accessi... Erano tutti d’accordo, sembrava che non ci fossero problemi. - prosegue il presidente Roberto Bonin - Ora, all’ultimo, viene fuori la richiesta dei tamponi. Qui non parliamo di gente che lavora al computer e che può farsi la quarantena in casa senza grossi problemi. Gli allevatori se vengono messi in isolamento non possono nemmeno andare in stalla, con gravi conseguenze che abbiamo già visto. I vaccinati non devono fare il tampone? Non ci sono molti “over 75” tra chi porta le bovine a combattere...». «A queste condizioni non ce la sentiamo di cominciare. - conclude Roberto Bonin - A breve comunque ne parleremo nel direttivo e poi, quando si potrà, convocheremo l’assemblea per fare il punto. Dispiace vedere che, rispetto a tante altre realtà, noi siamo quelli più “castigati”».

Solo pochi giorni fa il comité aveva redatto un calendario che prevedeva un programma serrato di eliminatorie per recuperare quelle saltate all’inizio della primavera. Un’ipotesi che si è scontrata prima con la settimana di “zona rossa” e ora con le nuove prescrizioni anti contagio.

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