Batailles de Reines, Roberto Bonin ancora presidente Al lavoro per partire il 20 marzo con il concours 2022
«Speriamo di poter tornare al più presto a parlare solo di batailles e non di protocolli e limitazioni». E’ l’auspicio di Roberto Bonin dopo la conferma a presidente dell’Association Amis des Batailles de Reines sancita dalle elezioni che si sono svolte sabato scorso, 15 gennaio, nella sede dell’Assessorato dell’Agricoltura a Saint-Christophe. Sarà ancora quindi l’allevatore di Gressan a guidare il mondo dei combats per i prossimi 4 anni, fino al 2025. E’ stato confermato pure il vicepresidente che è Edy Cunéaz, del comitato di Valpelline. La lista in campo era una sola, con i nomi di Presidente e Vice già definiti (come quelli del candidato Sindaco e Vicesindaco nelle elezioni comunali, per intendersi). Degli altri candidati a fare parte del direttivo, sono entrati i 7 che hanno raccolto più voti: Dietrich Millesi (52), Luigino Collé (42), Fabio Lombardo (39), Edy Viérin (32), Gilberto Marcoz (31), Federico Squinabol (30) e Elio Montrosset (28). I votanti sono stati 62, con 2 schede nulle.
Continuità, quindi, ma anche rinnovamento. Del direttivo uscente, infatti, avevano già deciso di non ripresentarsi Stani Peano, Eraldo Coronel e Michel Fragno. Ives Marquis - eletto in assemblea per il comitato di Nus - sembrava intenzionato a confermare la propria candidatura ma poi all’ultimo ha deciso di fare un passo indietro per non prestare il fianco alle polemiche dopo il polverone sollevato dalla lettera anonima che ipotizza presunte irregolarità nella presentazione all’eliminatoria di Saint-Barthélemy di quella che sarebbe poi diventata la reina regionale di seconda categoria Orsières. In seguito al conteggio dei voti di sabato, non è entrato a far parte della nuova Giunta nemmeno l’uscente Davide Ramires di Quart, primo escluso con 24 preferenze, mentre Simon Charbonnier di Aosta ne ha ottenute 19 e Claudio Bich di Etroubles 13.
Ne consegue che - oltre a Roberto Bonin e a Edy Cunéaz - gli unici membri confermati del direttivo precedente sono il campione di preferenze Dietrich Millesi di Pont-Saint-Martin e Fabio Lombardo, che dopo la mancata nomina da parte del suo comitato di Saint-Christophe è entrato in assemblea non senza polemiche per quello di Doues-Ollomont. Gli uscenti sono dunque 4, su 9 totali. Le novità sono Luigino Collé del comitato di Gressoney, Edy Viérin di Charvensod, e soprattutto Gilberto Marcoz di Brissogne, Federico Squinabol di Pollein ed Elio Montrosset di Jovençan, che gli appassionati definiscono piuttosto lontani dalle posizioni del presidente Bonin.
Ne consegue che si dovranno trovare nuovi equilibri. Il presidente Roberto Bonin è però fiducioso: «Su 9 eletti, posso dire che 8 già fin dall’autunno si erano detti disponibili a entrare a far parte della squadra e a sostenere la nostra attività. Poi è chiaro che nessuno ha la verità in tasca e ogni membro del direttivo porterà le proprie idee, di cui si farà la sintesi. Mi preme però innanzitutto ringraziare tutti coloro che si sono messi a disposizione, anche chi non è entrato e Ives Marquis. Siamo tutti lì per impegnarci per il bene dell’Association. C’è tanto lavoro da fare e ci si confronterà su tanti fronti. E’ l’inizio di un nuovo quadriennio e speriamo di poter affrontare il discorso delle batailles senza doverci continuamente confrontare con protocolli, impedimenti e limitazioni. E’ vero che dall’esperienza di questi anni - con ciò che siamo riusciti a organizzare nel 2020 e nel 2021 - siamo usciti a testa alta; però l’auspicio è di tornare alla normalità, di parlare di reines».
La prima riunione del direttivo è in calendario per lunedì prossimo, 24 gennaio. In seguito verrà convocata un’assemblea che sarà chiamata ad approvare il bilancio preventivo e il calendario. La prospettiva a cui si lavora è quella di dare avvio al concours 2022 domenica 20 marzo. «Al 99 per cento si ripartirà da quei comitati che non hanno avuto battaglie negli ultimi 2 anni. - anticipa il presidente Roberto Bonin - Poi è chiaro che si stanno facendo ragionamenti in prospettiva degli anni futuri anche tenendo conto dei numeri di partecipazione». Si pensa di rimettere sul tavolo la decisione di far svolgere ogni eliminatoria con cadenza biennale? «E’ tutto da vedere” risponde Roberto Bonin.