Basket, il Trino espugna il palaMiozzi Domani l’Eteila in trasferta a Omegna

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Mercoledì scorso, 10 gennaio, per il Chez Drink è arrivata la quarta sconfitta della stagione, una battuta di arresto che ha messo in luce cosa ancora manca alla squadra di casa Eteila, come spiega l’allenatore degli aostani Mario Tardito: «Pecchiamo di esperienza, ma anche di un po’ di coraggio. Contro le squadre più forti del girone siamo entrati sul parquet sempre contratti e tesi, quasi avessimo timore nei confronti dei nostri avversari. Dobbiamo cambiare atteggiamento e ancora lavorare per riuscire a migliorare».

Mercoledì al palaMiozzi il Trino non ha fatto cose travolgenti però è stato più lucido dei padroni di casa nelle parti salienti di un match divertente e ben giocato da entrambe le compagini. «Abbiamo approcciato - sottolinea coach Tardito - la partita nel modo sbagliato, chiudendo il primo tempo sotto di 11 punti. Negli spogliatoi ci siamo guardati in faccia e abbiamo studiato un modo per provare a ribaltare le sorti della partita. Per poco non ci siamo riusciti».

La reazione del Chez Drink ad una prima parte dominata dal Trino è stata la difesa. Gli aostani hanno imposto un pressing infernale ai portatori di palla vercellesi e la strategia ha pagato. Poi, però, come spesso succede nello sport sono stati i dettagli a fare la differenza. A pochi minuti dalla penultima sirena il Chez Drink ha impattato sul 49 pari, senza però riuscire a sfruttare il buon momento e a superare il Trino nel punteggio. Nell’ultimo quarto, quindi, è uscita l’esperienza dei vercellesi, non per niente primi in classifica insieme al Chivasso. Nei minuti decisivi gli ospiti hanno infilato 2 triple con dei tiri molto forzati («Non posso rimproverare niente ai miei giocatori, visto che hanno marcato nel miglior modo possibile», sottolinea in proposito Mario Tardito) e - quasi contemporaneamente - la formazione di casa ha perso un pallone a metà campo e ha sbagliato un facile canestro da 2 punti. Quanto basta per “rovinare” la rimonta concretizzata e da fallire il sorpasso vincente. «Nella ripresa abbiamo cambiato atteggiamento, siamo stati più intensi e siamo riusciti a riportare la gara sul giusto binario. Purtroppo, ad oggi, non abbiamo ancora - conclude Mario Tardito - l’esperienza necessaria per capitalizzare le situazioni positive che creiamo. Salviamo sicuramente lo spirito del secondo tempo, che nonostante gli errori nel finale è positivo».

Gli score personali dei giocatori, inoltre, raccontano di un Chez Drink che ha avuto difficoltà a farsi spazio dal perimetro e che ha trovato Fabio Frassy e Francesco D’Arrissi - 19 e 18 punti rispettivamente - pronti sotto le plance, anche se alla fine quelli che sono mancati sono soprattutto i punti delle guardie.

Domenica

un altro scontro diretto

Per il Chez Drink, però, non c’è tempo per fare troppe analisi o - piuttosto - per piangere su un’occasione persa. Domani, domenica 14 gennaio, alle 18 a Omegna sarà la volta dell’ultimo impegno dell’andata in casa del Vega Gravellona (arbitri Ricci di Casale Monferrato e Lucchi di Arona) che ha 2 punti in meno degli aostani in classifica. Ad oggi potrebbe sembrare una sfida per il quarto posto, l’ultimo che garantisce il vantaggio del fattore campo nel primo turno dei playoff promozione, ma con 13 partite ancora da giocare il discorso è prematuro. Il Gravellona, rispetto al Trino, ha una squadra giovane, perciò poco esperta e comunque capace di tenere ritmi elevati. Da parte sua il Chez Drink alla ripresa del torneo - dopo 20 giorni di pausa - ha denotato una buona condizione fisica, fattore non scontato, soprattutto considerando tutti i problemi legati all’agibilità del palaMiozzi.

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